Euro crisis
Il trucco eurotedesco per fregare la Grecia (e l’Europa): non tagliare il debito ellenico come promesso agli USA ma mantenerlo senza interessi. Tanto con la deflazione aumenterà lo stesso…
Resto sempre esterrefatto dall’ingordigia tedesca oltre che dalla strategia germanica da due soldi: essere strateghi significa nascondere le carte e farle vedere solo a cose fatte. Niente da dire, gli anglosassoni son maestri, i prussiani invece… pensate che in Germania l’unico vero stratega degli ultimi 100 anni, quello delle Ardenne, dell’aggiramento della linea Maginot e dell’Afrika Korps per intenderci, lo hanno fatto suicidare di fatto per insubordinazione. Teste di legno, come al solito…
Oggi in Europa stanno facendo un capolavoro ed a pagare sono sempre i greci. Come durante l’ultima guerra dove depredarono tutto il depredabile, anche oggi stanno facendo lo stesso, aeroporti, autostrade, prima corrompono i locals (Siemens durante i lavori delle Olimpiadi? Sommergibili tedeschi pagati anche con stecche?) e poi li denunciano per eccessivo deficit. Ora la Grecia è di nuovo in ginocchio per causa loro, letteralmente alla fame.
Lo scopo? Evitare di creare il precedente che permetta ad altri di trovare la scappatoia al debito ed al rigore. Si ricordi bene che della Grecia non frega a nessuno a Berlino, dell’Italia con le sue immense riccheizze fatte di imprenditoira, risparmi famigliari, aziende, case, luoghi, posizione, invece sì….
Dobbiamo però aggiornare il protervo “capolavoro” teutonico del III millennio: dopo essere andati perfettamente contro le promesse fatte agli USA di tagliare il debito ellenico, stesse promesse poi girate da Washington ad Atene, ecco che Berlino decide di non tagliare il debito greco ma si limita a non chiedere interessi per 30, 40 o anche 60 anni al paese ellenico*. Della serie, il debito lo ripagherete comunque ma dopo… Ossia, mia traduzione, in ogni caso sarete ricattati. Anche perché nessuno ci dice se e come, nel caso di una fiammata inflattiva globale, queste promesse di tassi congelati scritte sulla sabbia verranno mantenute. E soprattutto mantenendo l’euro – che è lo scopo tedesco, in modo da poter sfruttare per le sue esportazioni una valuta comune molto più svalutata di quello che sarebbe il marco per la sola presenza dei paesi eurodeboli come la Grecia -, ossia moneta unica uguale garanzia implicita che di inflazione non ce ne sarà molta. E questo senza considerare che la Grecia sistemicamente sembrava meno indebitata della Francia nel 2014… Ma gli furono ugualmente imposti sforzi insostenibili di rientro…
Chi scrive fa parte della scuola di pensiero che ritiene che per mandare via la Germania dall’euro, o anche permettere a paesi strategici e pesanti come l’Italia di andarsene – o anche no, come la Grecia, si vuole evitare il precedente – si dovrà fare a cannonate.
Tutto dipenderà da come – e fino a quando – si riuscirà a tenere nascosto ai cittadini che saranno loro a pagare il costo di avere la Germania austera nella compagine, con tasse altissime, con espropri travestiti da accertamenti fiscali (vediamo in questi giorni i casi esposti da Striscia la Notizia), con inutili patrimoniali là da venire per restare nell’euro ecc. ecc. Chi scrive ritiene che il Brexit fa soprattutto paura per la macchina dei media globali collegata alla perfida Albione, della serie la goccia cinese…
Si perché nel caso greco, in presenza di una non crescita se non di una decrescita del PIL ellenico, ipotizzando di mantenere l’euro che significa deflazione – ossia riduzione dei prezzi – di fatto il debito aumenterà anche senza pagare interessi. Leggasi, schiavi del debito detenuto dagli stessi che ti impongono austerità, una sorta di polizza da riscuotere dai paesi creditori ad esempio quando i loro vecchi non potranno più ricevere pensioni sufficienti. Già, i pensionati tedeschi. Li avete già visti i pensionati tedeschi? Prima di tutto praticamente non pagano tasse sulla pensione. Poi sono tutti in forma, per forza mica si ritirano a 70 anni e dopo lavori usuranti (quelli li fanno fare ai loro immigrati, che poi sono anche i nostri vecchi). Tutti in forma, li ho visti recentemente in un torpedone in un viaggio nele nostre splendide isole… I tedeschi, sempre i soliti, ben inteso, sempre a discutere per i 20 cents della bibita, nulla di nuovo rispetto a Schauble et al. in questa Europa austera. Ma ci pensate? Se questi anziani del nord dovessero vivere mediamente 90 anni e passa, magari svernando con guadagno di salute in Italia approfittando delle case a prezzi di realizzo vedute dalla famiglie per pagare le tasse [esse stesse imposte indirettamente dall’Europa, capito il concetto?], manderebbero in default le casse pensionistiche germaniche. Ed a maggior ragione con tassi negativi, l’assicurazione sistemica Allianz come farebbe a garantire un 2% di tasso tecnico in presenza di tassi negativi. Eh si, le pensioni tedesche non sono molto sostenibili, lo dice anche l’Europa…
Dunque, cari amici italiani e sud europei, i nostri partners del nord diventeranno progressivamente più cinici e duri nelle limitatissime concessioni. Non cattivi, non fraintendete, semplicemente si tratterà di mors tua vita mea. Come sempre d’altronde, hanno scatenato almeno due guerre facendo leva sullo stesso principio….
Fosse stato vivo mio nonno che li aveva combattuti, starebbe già oliando il fucile. Vedremo come andrà finire questa volta ma sta a chi è attaccato difendersi.
Mitt Dolcino
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* http://www.marketwatch.com/story/imf-wants-greece-off-bailout-loan-hook-until-2040-2016-05-17
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