Euro
Il Tesoro USA attacca frontalmente la Germania (elevato surplus corrente) e le politiche di austerity da lei imposte
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, nella Relazione al Congresso sull’economia Internazionale e politiche di cambio a pagina 2 e 24, critica apertamente la Germania di sfavorire la crescita economica dell’area euro, a causa del suo alto surplus corrente, con impatti su scala mondiale.
Scenarieconomici.it vi allega il Report Originale (link in alto) e vi traduce in esclusiva tutti i passaggi del Rapporto.
E’ la prima volta che tra i “punti chiave” dell’economia globale viene inserito, insieme alla sottovalutazione dello yuan cinese e all’Abenomics (la politica di stimoli monetari giapponese), anche l’avanzo della bilancia dei pagamenti della Germania e le sue ricadute deflazionarie mondiali, ed a dire il vero, leggendo bene, la cosa e’ in cima alle preoccupazioni USA.
Si legge nel rapporto del Tesoro statunitense:
“La Germania ha mantenuto un largo surplus corrente attraverso tutta la crisi finanziaria dell’area euro e nel 2012 l’avanzo nominale della bilancia dei pagamenti è stato superiore a quello della Cina”.
La bocciatura e’ completa:
“All’interno dell’area dell’euro, i paesi con ampi e persistenti eccedenze dovrebbero agire per stimolare la crescita della domanda interna e ridurre le eccedenze.”
Inoltre si accusa la Germania della crisi dei paesi periferici della zona Euro, e di una deflazione su scala mondiale:
” Il Ritmo anemico di crescita della domanda interna tedesca e la dipendenza dalle esportazioni della Germania hanno ostacolato il riequilibrio in un momento in cui molti altri paesi della zona euro, che sono stati sottoposti a forti pressioni per ridurre la domanda e comprimere le importazioni, al fine di promuovere l’adeguamento. Il risultato netto è stata una deflazione per la zona euro, così come per l’economia mondiale.”
Gli Usa hanno sottolineato che l’anemica crescita della domanda interna tedesca e la sua dipendenza dalle esportazioni ha impedito un ribilanciamento in una fase in cui altri Paesi dell’area euro sono stati severamente sotto pressione e costretti a ridurre la domanda e a comprimere le importazioni per promuovere il riaggiustamento di bilancio. In particolare il tesoro sembra non gradire la riluttanza della Germania a far lievitare i salari e a usare la leva del debito per stimolare la domanda interna.
“Una forte crescita della domanda interna nelle economie europee in eccedenza , in particolare in Germania , contribuirebbe a facilitare un riequilibrio duraturo degli squilibri nella zona euro”.
Gli esperti del Tesoro restano scettici sulla capacità dell’Eurozona di risolvere i propri problemi a causa di una politica di austerity mentre servirebbe una politica anticiclica.
“Restiamo preoccupati per il ritmo appropriato di consolidamento e per la necessità di fornire spazio a politiche anticicliche, garantendo percorsi credibili per la sostenibilità fiscale nel corso di un periodo di tempo che è sensibile agli sviluppi congiunturali.”
La paura statunitense è rivolta a una nuova crisi europea che potrebbe danneggiare la ripresa statunitense.
“I rischi di battute d’arresto nelle politiche per affrontare le vulnerabilità delle economie periferiche e della struttura istituzionale della zona euro rimangono significativi.”
” Ulteriori tensioni potrebbero emergere dall’ incertezza politica e dal disaccordo all’interno dell’area dell’euro su come affrontare le nuove sfide per l’unione monetaria.”
Il Tesoro USA conferma che la crisi 2010-2013 e’ una crisi essenzialmente legata agli squilibri delle partite correnti:
” Nel medio termine, i ritardi nell’integrazione finanziaria, economica e fiscale potrebbe radicare le grandi disparità economiche che si sono sviluppate in tutta l’ area dell’euro, lasciando la regione vulnerabile a nuovi shock.”
Gli USA bocciano senza appello la politica di austerity imposta dalla Germania ai parters in presenza di un ciclo negativo:
” Una priorità chiave per l’area dell’euro è quello di consolidare e accelerare la ripresa della crescita, che sosterrà una riduzione degli oneri di debito pesanti, tassi di disoccupazione più bassi, e contribuire a mantenere il sostegno politico al processo di adeguamento all’interno del nucleo e la periferia.”
In sintesi vedono piuttosto male i destini dei paesi periferici dell’Eurozona
“La periferia si trova di fronte una maggiore incertezza sul trend di crescita a medio termine, viste le politiche legate al riequilibrio del bilancio, considetata la riduzione della leva finanziaria nel settore bancario , e gli sforzi per migliorare la competitività e la produttività.”
Uno o Due anni fa a dire queste erano pochi “eretici”. Oggi ormai le dicono tutti. Un caro amico direbbe ironicamente “Kolpa della Kattifa Cermania“…. eh si’, proprio colpa loro….
Ovvio che l’attacco USA sia anche consequenziale alle recenti critiche legate allo spionaggio dagli Europei, che la Casa Bianca non ha gradito, ma e’ altrettanto ovvio che gli americani abbiano una preoccupazione sulla questione…. d’altronde, la Vendetta e’ un piatto che va servito freddo.
By GPG Imperatrice
Mail: [email protected]
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