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Il sistema ingiusto delle aste distrugge il valore e le persone. Il caso San Venanzio

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«Come è possibile che il valore di ville di 300 mila euro venga ribassato a 30 o 40 mila euro, quale giustizia giusta applicano i giudici dei tribunali delle esecuzioni?»: una bella domanda, ma è quello che sta accadendo, e abbiamo un esempio molto pratico.  Carmela Argetta, a Ripalvella, una frazione del Comune di San Venanzo, è proprietaria della Country House ‘La Bella Imperia’. La signora Argetta è da anni in lotta presso il tribunale di Terni per bloccare l’asta del suo immobile. «Le prime tre aste giudiziarie sono andate deserte – racconta lei stessa – e adesso si attende la quarta che si svolgerà il prossimo 16 marzo. Nel frattempo, si sono presentate già 21 persone a testimonianza che adesso il mio immobile potrebbe essere svenduto ad appena 98 mila euro (offerta minima base di asta), ovvero 500 mila euro in meno rispetto alla valutazione stabilita dal ctu che ammonta a poco più di 600 mila euro».

Il sistema delle aste Giudiziarie, come abbiamo già scritto in passato, è estremamente penalizzante: il debito dell’espropriato rimane nella sua interezza anche in caso di vendita dell’immobile per cui se una persona ha un debito da 500 mila euro, coperta da un immobile del valore di 750 mila euro al momento del contratto, ma questo viene a essere venduto a soli 300 mila euro in asta, avremo che il debitore sarà ancora gravato da un debito di 200 mila euro. Inoltre il sistema basato su aste successive a ribassi viene a fare si che sia molto conveniente per gli speculatori, che di aste ci vivono, lasciare che queste vadano avanti. Abbiamo in questo sito parlato di un imprenditore lombardo il cui gruppo di villette, valutato 1,2 milioni prima dei problemi finanziari, è stato poi venduto a soli 175 mila euro.

Il sistema ad aste al ribasso:

  • non garantisce il creditore, perché il sistema al ribasso può distruggere il valore dell’immobile messo a garanzia;
  • non aiuta il debitore, che vede disintegrarsi il valore del proprio immobile;
  • è solo una pacchia per lo speculatore, che deve solo aspettare che i valori crollino per comprare a un tozzo di pane.

Si tratta di un sistema che deve essere completamente rivisto e sostituito, ad esempio, con una procedura concordata e controllata fra creditore e debitore che permetta a quest’ultimo di ripagare, magari in tempi più lungi, con il controllo di chi ha concesso il prestito. Insomma, così non va , e non solo per la signora Carmela.


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