Il Rial iraniano precipita nei confronti del dollaro, anche per la crisi sociale

La valuta nazionale iraniana, il Rial, è scesa a un minimo storico rispetto al dollaro statunitense in seguito all’ondata di proteste scatenate dalla morte in carcere di una giovane donna.

Secondo i commercianti di Teheran e il sito web di cambio Bonbast.com, il Rial è stato scambiato a 338.000 contro il Dollaro, contro i 316.000 della scorsa settimana. All’inizio di settembre, il Rial era a 298.200 contro il Dollaro.

L’indebolimento della valuta si è intensificato dopo le diffuse proteste per la morte di una giovane donna detenuta dalla polizia perché avrebbe indossato impropriamente l’hijab, insieme alle notizie sulla fine delle speranze di un rilancio dell’accordo nucleare del 2015 tra Teheran e le potenze mondiali. La rabbia per la morte della 22enne Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre, ha travolto il Paese, con manifestazioni nelle città di tutto l’Iran, tra cui quella del 2 ottobre, quando le forze di sicurezza di Teheran hanno represso centinaia di studenti universitari durante la notte.

L’Iran ha ripetutamente accusato forze esterne di aver fomentato le proteste e la scorsa settimana ha dichiarato che nove cittadini stranieri, tra cui francesi, tedeschi, italiani, olandesi e polacchi, sono stati arrestati.

Quando l’accordo nucleare del 2015 è stato firmato con le potenze mondiali, ci volevano 32 Rial per comprare un  Dollaro. L’accordo concedeva a Teheran un alleggerimento delle sanzioni finanziarie in cambio di una limitazione del suo programma nucleare.

L’accordo è crollato nel 2018, quando l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è ritirato dall’accordo e ha reimposto sanzioni paralizzanti che hanno colpito l’economia e la valuta iraniana. Dopo il ritiro di Washington, l’Iran ha iniziato a violare alcuni dei limiti nucleari del patto dicendo che non potevano più essere applicati, ma questo non ha aiutato la sua economia a riprendersi.