Attualità
IL REPORT DI BALZ PUO’ FAR PARTIRE UNA VALANGA CHE CI SEPPELLIRA’
Cari amici di Scenari Economici,
Vi proponiamo un estratto delle parti più strane o più pesanti del famoso “Rapporto Balz”, presentato dal presidente del comitato per gli affari economici e monetari del parlamento europeo, Burkhard Balz, CDU-PP (quindi amico della signora Merkel e , soprattutto , di Schaeuble). Come sempre possiamo notare che noi italiani in Europa già abbiamo pochi posti, e quei pochi o sono secondari o sono di pura apparenza (come l’inutile Mogherini, che conta veramente poco), mentre i tedeschi sono abilissimi nel mettere i loro uomini nelle posizioni chiave.
Questo Report , di per se , non ha ancora una valenza legislativa, ma ha una enorme importanza perchè sarà la linea guida delle future direttive europee e quindi di altrettanto disastrose normative nazionali, se prima non si prende il toro per le corna e non si porta qualche correttivo.
Se volete leggervi tutto il report lo potrete trovare QUI in inglese e a questo link in italiano.
Come buona parte della legislazione europea si tratta di un mix fra buone intenzioni, normative sensate, colpi bassi e “Furbate” uscite chissà da dove….
Vediamo esempi di “Buone intenzioni”:
“8 -Ritiene che una regolamentazione UE in materia di servizi finanziari efficiente ed efficace dovrebbe essere coerente, uniforme (anche su base intersettoriale), proporzionata, scevra da duplicazioni e non inutilmente complessa, come pure evitare l’incertezza giuridica, l’arbitraggio regolamentare e costi di transazione elevati; ritiene inoltre che dovrebbe permettere agli intermediari di svolgere la loro funzione di canalizzazione delle risorse finanziarie verso l’economia reale, agevolandone in tal modo il finanziamento, ed essere al servizio dei risparmiatori e degli investitori, come pure far fronte efficacemente ai rischi per la stabilità finanziaria e per i contribuenti, evitando l’insorgere di nuove crisi finanziarie e assicurando una protezione contro i rischi sistemici; è del parere che dovrebbe sostenere l’approfondimento del mercato unico e concentrarsi su obiettivi concreti che possono essere conseguiti meglio a livello europeo, lasciando spazio nel contempo a soluzioni di finanziamento innovative con un’attenzione per la dimensione locale; ” ed essere poi scritta da Santi , Eroi e Navigatori……….
“6. ritiene che la legislazione non sia sempre la risposta strategica più appropriata e che sia opportuno tenere in debita considerazione gli approcci non legislativi e basati sul mercato;” Ok vero, ma la legislazione dovrebbe servire a regolare il mercato….
Sezione “Colpi bassi”
“13 sottolinea i vantaggi della diversificazione delle attività, sia in termini di classi che di origine delle attività, per consentire una migliore diversificazione dei rischi e soddisfare le esigenze degli investitori; mette in rilievo che lo scopo della regolamentazione prudenziale non consiste nel favorire determinate classi di attività; chiede un approccio alla regolamentazione basato sul rischio, nell’ambito del quale le stesse regole siano applicate agli stessi rischi, e integrato da altre misure standardizzate; ritiene che sia opportuna una categorizzazione più dettagliata delle classi di attività, in particolare stabilendo categorie come le infrastrutture; riconosce che i progetti infrastrutturali di per sé non sono meno rischiosi e chiede una regolamentazione prudenziale adeguata; sostiene nuove ricerche indipendenti sui rischi e i benefici delle infrastrutture, compresa la comunicazione della metodologia applicata, per poter trarre conclusioni basate sui fatti; ” La traduzione in Italiano è veramente pessima, in inglese si capisce di più (ah si..ma bisogna sapere l’inglese) ma potete già vedere l’accenno a trattare tutte le attività (Vedi titoli ed investimenti) in ugual modo. Questo significa che il trattamento preferenziale dei titoli di stato negli attivi bancari verrà ad essere “Pesato” come le altre attività, per cui, per obbedire ai famosi “Ratios” di copertura dell’attivo (CET1 , CET2 Total capital ratio) ci sarà un limite al possesso dei capitali.
Questa tendenza è sottolineata da altri passaggi, anche in modo molto più chiaro :
“24 prende atto dei risultati ottenuti nella creazione di un’unione bancaria e sottolinea il suo ruolo cruciale nell’affrontare le interdipendenze tra rischio sovrano e rischio bancario e nel ridurre i rischi sistemici attraverso un’azione congiunta; prende atto del progressivo completamento dell’unione bancaria; sottolinea la necessità di una piena e tempestiva attuazione della legislazione esistente; prende atto delle discussioni su un sistema europeo di garanzia dei depositi (EDIS), in merito al quale il Parlamento si esprimerà in qualità di co-legislatore; sottolinea l’obiettivo di evitare l’azzardo morale, assicurando che il principio di responsabilità rimanga il filo conduttore; critica la scarsa sensibilità al rischio nel calcolo dei contributi per l’SRF; riconosce gli sforzi finalizzati a concludere il regolamento sulla riforma strutturale del settore bancario; ” Un altro accenno a questo “Incrociarsi” fra rischi sovrani e bancari….
Insomma non si dice apertamente che le banche non potranno più acquistare titoli di stato o che questi saranno pesati, nè si accenna a come questi saranno pesati, però si fanno degli accenni, degli “Inviti”, degli “Avvertimenti……”
Ed adesso le “Furbatine”
“17. esprime preoccupazione per il fatto che alcune esenzioni valide previste dal regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR) per le società non finanziarie siano state parzialmente annullate dalla direttiva e dal regolamento sui requisiti patrimoniali relativamente all’applicazione del requisito del rischio di aggiustamento della valutazione del credito;……
18. ritiene che le disposizioni speciali del regolamento esistente per le società non finanziarie debbano essere estese e rese più proporzionate, così da limitare gli oneri amministrativi e non ridurre il capitale di cui dispone l’economia per investimenti futuri; invita la Commissione, in sede di revisione dell’EMIR, a rispondere alle difficoltà di applicazione dei regimi complessi semplificando le procedure, ma a continuare a riconoscere la finalità dell’esenzione per garantire che le società non finanziarie non siano gravate dagli oneri legislativi destinati agli operatori dei mercati finanziari;
19. chiede alla Commissione, in sede di revisione dell’EMIR, di esaminare gli effetti che un abbassamento della qualità delle garanzie accettate dalle controparti centrali possono avere sulla resilienza di queste ultime e di valutare se determinati partecipanti al mercato, come i fondi pensionistici, debbano essere permanentemente esentati dalla compensazione centrale qualora la loro partecipazione riduca la stabilità dell’intero sistema finanziario a causa dell’accettazione di garanzie non liquide;”
Allora dobbiamo fornire delle spiegazioni : EMIR non è il nome di un comandante arabo , ma significa European market infrastructure regulation, cioè il quadro normativo europeo che dovrebbe regolare i derivati venduti “OTC” , over the counter, quindi al di fuori di un mercato regolato. EMIR è dedicato agli operatori finanziari ed a quelli non finanziari (FC e NFC) , prevedendo normative diverse a seconda del tipo di controparte. EMIR prevede una standardizzazione delle norme relative ai derivati e la presenza di CCP (central counterparts) che sono specificamente regolare. EMIR quindi è un tentativo di mettere un ordine ad un mercato , quello dei derivati OTC, di per se molto complesso. Leggendo questa relazione ci facciamo le seguenti domande :
- perchè è necessario escludere dalle regolazioni EMIR le NFC, le controparti non finanziare, e semplificare la loro partecipazione al mercato dei derivati ? Perchè un privato, una ditta metalmeccanica, un comune, dovrebbero avere un accesso semplificato ad un mercato estremamente specializzato e complesso come quello dei derivati OTC in modo “semplificato”? vogliamo far partecipare al “Gioco finanziario avanzato” anche la casalinga di Voghera ?
- Perchè i fondi pensione dovrebbero essere esentati da EMIR e quindi poter fare derivati OTC senza obbedire a norme di sicurezza e di standardizzazione comuni agli altri operatori finanziari ? Già mi piace poco che il gestore giochi con i soldi del mio fondo pensione. perchè dovrebbe farlo al di fuori delle regole degli operatori finanziari ?
Insomma questa risoluzione è confusa, pasticciata, piena di buone intenzioni, ma anche di cattivi accenni e di regali a certi operatori finanziari. A nostro parere NON diminuirà assolutamente i profili di rischio per gli investitori, anzi, con la scusa della semplificazione , rischia di incrementarli. Una normativa contraddittoria poi serve sempre per scrivere tutto ed il contrario di tutto nelle leggi di applicazioni nazionale. Aggiungiamo i pesanti e negativi accenni ai debiti nazionali, a cui noi dovremmo prestare tanta, ma tanta attenzione per non rischiare , domani, di vedere i nostri tanti titoli di stato non trovare un mercato adeguato, o trovarlo ad un costo estremamente elevato.
Il governo italiano dovrebbe prestare una grande attenzione a questo tema e correggere i punti delicati in corso d’opera. Allo stesso modo gli eurodeputati italiani dovrebbero ricordarsi degli interessi nazionali , in questo caso corrispondenti con principi di chiarezza legislativa generale , e non votare con i rispettivi gruppi (PPE e Socialisti) con la testa nel sacco solo per fare numero. Vorrei interrogare un po’ di quelli che han votato questa risoluzione e vedere cosa han capito del suo contenuto…..
Quindi vigilate… e buona domenica.
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