Il Regno Unito vince e si assicura una “Gigafactory” di batterie per auto

il Regno Unito si appresta a vincere una battaglia con la Spagna per la produzione di un impianto di batterie per veicoli elettrici Jaguar Land Rover (JLR) del valore di svariati miliardi di sterline e di euro, che potrebbe creare fino a 9.000 posti di lavoro.

Secondo quanto riportato oggi dalla BBC, sebbene l’accordo non sia ancora stato firmato, le fonti hanno dichiarato che l’impegno è passato dalle trattative alla stesura.

La grande “gigafactory”, come vengono definite le fabbriche di batterie,  produrrebbe batterie per auto elettriche per Jaguar Land Rover (JLR) ed è stata definita fondamentale per il Regno Unito per rimanere competitivo nella corsa ai veicoli elettrici.

Tata – la società madre di JLR – aveva preso in considerazione un sito in Spagna per l’operazione, ma secondo la BBC dovrebbe ora scegliere il Somerset per la sua ubicazione.

La settimana scorsa il governo britannico ha avvertito Stellantis, proprietario di Vauxhall, che se non verranno rinegoziati gli accordi commerciali post-Brexit, l’azienda potrebbe rischiare la chiusura di alcuni dei suoi stabilimenti a causa dell’aumento delle tariffe doganali che entrerà in vigore l’anno prossimo.

L’azienda ha dichiarato che se i costi di produzione dei veicoli elettrici nel Regno Unito “diventeranno non competitivi e insostenibili, le attività chiuderanno”.

Il settore automobilistico ha ripetutamente avvertito che il Regno Unito rischia di rimanere indietro nella corsa ai veicoli elettrici se non migliora la capacità di produzione di batterie elettriche a livello locale.

La scorsa settimana, il cancelliere Jeremy Hunt è stato sentito sulla strategia britannica per i veicoli elettrici presso la Camera di Commercio di Londra e ha insistito sul fatto che il governo rimane “molto concentrato” nel garantire che la Gran Bretagna migliori la sua capacità di produzione di auto elettriche.

“Tutto quello che vorrei dire è di tenere d’occhio questo spazio, perché siamo molto concentrati nell’assicurarci che il Regno Unito ottenga la capacità di produzione di veicoli elettrici”, ha detto.

Quindi tutti i paesi europei cercano di assicurarsi una base solida di produzione di batterie. Tutti tranne l’Italia che, ormai, sembra rassegnata a perdere la propria industria automobilistica. Settanta anni di contributi pubblici all’industria privata e di investimenti cancellati in un colpo solo.