Attualità
Il prezzo del petrolio inizia ad aumentare per l’attacco israeliano contro l’Iran a Damasco
L’attacco israelinao al consolato dell’Iran a Damasco impatta sul prezzo del petrolio, ma il vero pericolo è la reazione iraniana
Mentre le tensioni si intensificano nelle zone per procura del conflitto tra Israele e Hamas, sei persone sono state uccise in un bombardamento di lunedì che ha completamente raso al suolo il consolato iraniano a Damasco, in Siria, e Teheran ha accusato Israele di essere dietro l’attacco. Non è impossibile che questo attacco abbia delle conseguenze fra di due paesi.
Secondo Agence France Press (AFP), l’attacco aereo ha colpito un edificio annesso all’ambasciata iraniana, uccidendo sei persone.
I media siriani e iraniani attribuiscono l’attacco a Israele, mentre una fonte della sicurezza libanese ha dichiarato a Reuters che un comandante senior del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (IRGC) è stato ucciso nell’attacco.
“L’attacco israeliano ha preso di mira l’edificio del consolato iraniano nel quartiere Mazzeh di Damasco”, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale siriana SANA.
La TV di Stato iraniana ha riferito che il Brig. Gen. Zahedi, comandante senior del braccio operativo all’estero delle Guardie Rivoluzionarie, la Forza Quds, è tra le persone uccise nell’attacco, insieme a diversi diplomatici. Israele non ha ancora commentato ufficialmente le accuse, ma ha preso di mira gruppi iraniani e filo-iraniani in Siria e in Libano ripetutamente da quando Hamas ha attaccato Israele il 7 ottobre.
La settimana scorsa, il gruppo indipendente per i diritti umani, l’Osservatorio, ha affermato che gli attacchi israeliani in Siria hanno finora ucciso 53 persone, tra cui 38 soldati e 7 membri filo-iraniani di Hezbollah, come riportato da AFP.
Questo attacco è probabile che rappresenti una causa significativa di escalation che potrebbe aggiungere maggiore volatilità ai prezzi del petrolio, se si ritiene che un conflitto in espansione possa minacciare l’offerta e la domanda globale.
Conseguenze sul prezzo del petrolio
Al momento della scrittura dell’articolo, cioè nella notte europea, poco dopo la pubblicazione dei rapporti sull’attacco al consolato iraniano a Damasco, il Brent era scambiato in rialzo dell’1,00% a $87,45, mentre il benchmark del greggio statunitense, il West Texas Intermediate (WTI), era scambiato in rialzo dell’1,05% a $83,98.
Quindi in questo momento c’è stata una conseguenza sui prezzzi del petrolio, ma ancora molto limitata. Il problema potrebbe sorgere nel caso di reazioni da parte del governo iraniano, ad esempio con azioni contro navi transitanti nel Golfo Persico. Se ciò dovesse accadere le ricadute sul prezzo dell’energia potrebbero essere molto pi gravi.
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