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Economia

Il Portogallo va alle elezioni a maggio. Cade il governo di centrodestra

Cade il governo Montenegro a Lisbona e si va a nuove elezioni, senza molte illusioni di cambiamento

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Il parlamento portoghese ha respinto martedì una mozione di fiducia nei confronti del governo di minoranza di centro-destra, provocandone il crollo dopo soli 11 mesi di mandato e facendo probabilmente scattare le elezioni anticipate, le terze del Paese in poco più di tre anni.

I legislatori hanno votato 142-88, con zero astensioni, contro la mozione presentata giovedì scorso dal Primo Ministro Luis Montenegro, dopo che l’opposizione aveva messo in dubbio la sua integrità in merito agli affari di una società di consulenza da lui fondata e ora gestita dai suoi figli.

La sua amministrazione assume ora un ruolo di custode in attesa delle nuove elezioni. Il governo Montenegro comunque era di minoranza e si basava sull’astensione di altre forze politiche. Si trattava del primo governo di centrodestra dell’arrivo della democrazia in Portogallo, nel 1977.

Montenegro ha negato di aver commesso illeciti o di aver commesso carenze etiche da parte della società, che ha contratti con aziende private.

“L’insinuazione che io abbia mescolato la mia attività commerciale con quella politica è del tutto abusiva e persino offensiva. Una falsità ripetuta non diventa verità, ma contamina l’ambiente politico… è di questo che si nutre il populismo”, ha dichiarato al Parlamento prima del voto.

Spetta ora al presidente Marcelo Rebelo de Sousa decidere se convocare nuove elezioni parlamentari dopo un giro di consultazioni che si svolgeranno probabilmente nei prossimi giorni, ma il destino di questa legislatura sembra ormai segnato. le nuove votazioni potrebbero tenersi a metà maggio.

Situazione complessa, elettori disillusi

Gli analisti ritengono che un voto anticipato sia quasi inevitabile, ma non vedono un mandato forte per nessuna forza politica che ne esca. I sondaggi più recenti vengono ad indicare un lieve rafforzamento del partito che ora guida il governo di minoranza, ma nessun cambiamento significativo. Si tornerebbe alla situazione attuale:

Nel frattempo gli elettori mostrano già stanchezza elettorale e disillusione nei confronti dei politici.

“Sembra uno scherzo, nessuno capisce perché ci siano nuove elezioni così presto. I politici si incolpano l’un l’altro, ma sono tutti irresponsabili”, ha detto Joao Brito, 70 anni, funzionario in pensione nel centro di Lisbona.

L’unico governo teoricamente stabile sarebbe uno che mettesse d’accordo AD e socialdemocratici, due forze che, unite, potrebbero avere la maggioranza nel Parlamento con 230 seggi. Una soluzione del genere vi è già stata dal 1983 al 1985. Non sarà semplice riproporla ora.


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