Attualità
IL PAVONE CONTE VUOLE I FINTI STATI GENERALI. La sua ambizione è solo personale
Giuseppe Conte non è che un pavone. Animale bello, che tiene moltissimo alle apparenze ed all’aspetto e che, effettivamente, sa apparire splendido, ma anche inutile, incapace perfino di volare per lunghi tratti, fondamentalmente inutile. Nel caso però dell’animale politico anche dannoso.
Nell’ultima conferenza stampa, o potremmo meglio chiamarla show mediatico, Conte ha colto l’idea del giornalista Napoletano degli “Stati Generali dell’economia”. Probabilmente è stato lui stesso a suggerire a Napoletano questa idea, dato che l’ex direttore del Sole 24 ore ha sempre dimostrato di essere più interessato alla qualità delle bistecche che si faceva portare alla redazione del giornale che all’economica.
In realtà Giuseppe Conte pensa solo al suo diretto ed immediato tornaconto personale. Non ha nessuna prospettiva che non sia “El mio Particulare” , come avrebbe detto Guicciardini. Del resto non ha nessuna cultura politica precedente, non proviene da nessuna tradizione, nè da quella di destra, di centro democristiano o di sinistra comunista. La sua tradizione personale si rifà, al massimo, a quella di certi signori rinascimentali: Franza o Spagna , purchè se magna.
Ora il suo interesse è quello di costruire un proprio movimento politico personale, che si porti dietro quello che resta del fallimentare Movimento Cinque Stelle e lo converta alle proprie personali ambizioni. Non ha nessun disegno politico profondo, di riforma: infatti quando parla di costituzione dice degli sfondoni ed il suo programma è quello di riformare quel poco che funziona, cioè il codice civile.Economicamente non ha nessun piano se non prendere tempo e tirare avanti, anche per mesi, sino a quando non arriverà qualche misterioso “Fondo europeo” che permetta di giustificare la propria inazione. Di economica non capisce nulla, se no avrebbe agito subito, con soldi reali all’economia, pochi in senso assoluto, ma subito, come hanno agito quelli che di economia se ne intendono: Cina USA; Germania e Regno Unito. Lui, non capendone nulla, ha rinviato tutto al futuro con i “Crediti d’imposta” ed i “Prestiti garantiti”, senza rendersi conto che, quando questo futuro si realizzerà, potrebbe portargli un mix micidiale: depressione economica, mancanza di entrate fiscali ed un sistema bancario alla bancarotta.
Però bisogna temere una persona senza nessuno scrupolo morale come Conte e se ne stanno accorgendo i suoi compagni di governo del Partito Democratico e di Italia Viva. Gli Stati generali dell’Economia ora sono utili solo per il Pavone, ma sono inutili per le altre forze politiche: chiamano a consesso parti sociali con grandi richieste economiche e sociali, quasi impossibile da soddisfare. Non c’è neanche un’idea, anche vaga di programma di crescita da proporre e tutto sarebbe solo l’ennesimo palcoscenico per Conte a scapito degli ultimi rimasugli di credibilità dei suoi alleati. Come si può pensare di fare un incontro proficuo senza avere idea dei fondi a disposizione, di come averli, di quali progetti proporre?
Ecco lo scontento dei Democratici e di Italia Viva nei confronti di Conte. Il Movimento Cinque Stelle non esiste neppure più, ridotto ad un gruppo di superficiali opportunisti che vivono alla giornata. Però Conte li condurrà al suicidio politico pur di ritagliarsi il proprio spazio, e Zingaretti è così debole che glielo farà fare. Vedremo se anche Franceschini e Renzi saranno così deboli. Comunque qualcuno è sicuramente perdente nella partita: l’Italia. Stiamo andano in malora, e per colpa di un Pavone.
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