Difesa
Il Parlamento Europeo Vota a Grande Maggioranza la proposta di portare le spese militari al 3% del PIL
Il Parlamento Europeo ha votato il documento sulla difesa che vuole imporre il più che raddoppio delle spese militari per molti paesi come Germania e Italia. Chi ha votato a favore e contro, Lega e PfE contro

Oggi giornata di seduta del Parlamento Europeo, e si è discusso del tema del momento: la spesa militare. Se prima il Parlamento aveva la frenesia “Verde”, senza considerare le conseguenze, e poi quella Pandemica e di Controllo, sempre senza valutare seriamente l’effetto di quanto veniva votato, ora siamo arrivati all’ultima mania: quella della difesa e delle spese militari.
Il Parlamento ha votato quindi le mozioni per la scrittura del “whitepaper” delle Linee Guida per la Difesa Europea. Il documento approvato dal Parlamento (RC B10-146/2025) ha un punto molto pratico, con una ricaduta sulla vita dei cittadini, all’articolo 31, che nella versione proposta dal PPE affermava:
Invita la Commissione a presentare una proposta legislativa contenente un impegno vincolante per gli Stati membri a raggiungere una soglia minima del 3 % del PIL per le spese di difesa entro il 2026, con la necessità di aumentarla ulteriormente al 4 % entro il 2028 e di impegnare almeno lo 0,5 % del PIL per la difesa comune dell’UE; sottolinea che, alla luce di tre decenni di sottoinvestimento, l’attuale minaccia per l’UE richiede investimenti di difesa molto più elevati, pur sottolineando che il bilancio dell’UE può solo integrare ma non integrare il bilancio dell’UE; sottolinea che gli investimenti nazionali nella difesa da parte degli Stati membri continueranno a costituire la spina dorsale della prontezza della difesa, mentre i finanziamenti dell’UE e il suo ruolo nell’armonizzazione e nella razionalizzazione dei processi possono avere un impatto importante nel rafforzare e moltiplicare tali sforzi; invita l’UE e i suoi Stati membri a lavorare e a concordare modalità e strumenti specifici per ottenere un aumento sostanziale a breve e lungo termine degli investimenti pubblici e privati nella difesa e nella sicurezza a livello nazionale ed europeo.
Nella versione invece congiunta, votata anche da altri partiti, come ECR , afferma:
Sostiene con forza l’idea che gli Stati membri dell’UE debbano aumentare i loro finanziamenti per la difesa e la sicurezza a nuovi livelli; osserva che alcuni Stati membri hanno già aumentato la loro spesa per la difesa al 5 % del PIL e insiste sul fatto che l’attuale contesto di sicurezza e le molteplici, complesse e in evoluzione minacce alla sicurezza richiedono che gli Stati membri aumentino la loro spesa per la difesa almeno al 3 % del PIL;
Quindi il Parlamento Europeo vuole una norma che porti la spesa militare al 3% del PIL nel 2028, cioè più del doppio di quanto fosse nel 2023 (1,6%),
Chi ha votato questa norma per il quasi raddoppio delle spese militari? Ecco l‘elenco di chi ha votato a favore (419), di chi ha votato contro (204) e gli astenuti (46), grazie anche a Marco Campomensi. La Lega e buona parte del gruppo PfE hanno votato contro
Almeno adesso potete conoscere nome per nome chi ha votato per più che raddoppiare le spese militari. Può anche essere positivo, per carità, come stimolo economico keynesiano (anche se costruire un ponte sarebbe molto meglio), l’importante è che voi elettori, ne siate consci. Questo è il bello della democrazia, quando funziona.
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