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Il Pakistan si fa l’isola per accelerare il proprio sviluppo petrolifero e industriale

Geopolitica dell’energia: il Pakistan spinge sull’acceleratore e costruisce un’isola artificiale da 25 pozzi per sbloccare il petrolio offshore.

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Il Pakistan si appresta a lanciare la sua campagna offshore più anticonvenzionale mai realizzata sotto forma di un’isola artificiale appositamente costruita nel Mar Arabico che fungerà da piattaforma fissa per lavori di esplorazione in profondità. Il progetto, guidato dalla Pakistan Petroleum Ltd (PPL), è in linea con la rinnovata spinta di Islamabad a invertire il trend pluriennale di calo dell’approvvigionamento interno di greggio.

Secondo il Gulf News, il governo ha approvato la costruzione di un’isola artificiale a circa 30 chilometri dalla costa del Sindh, progettata per supportare piattaforme, stoccaggio e stoccaggio di attrezzature pesanti. L’isola sarà costruita al di sopra del livello dell’alta marea per garantire operazioni di perforazione ininterrotte. PPL prevede che la costruzione sarà completata all’inizio del prossimo anno, seguita immediatamente dalla perforazione del primo pozzo.

PPL intende utilizzare l’isola come punto di partenza per un massimo di 25 pozzi, sul modello di sistemi di perforazione simili utilizzati ad Abu Dhabi. La struttura ha lo scopo di eliminare l’esposizione al carico delle onde che ha bloccato i precedenti pozzi offshore prima che raggiungessero la profondità prevista.

L’analisi di Mettis Global rileva che lo spostamento della logistica delle attrezzature pesanti su una base fissa potrebbe ridurre le spese impreviste fino a un terzo, il che rappresenta un vantaggio significativo per un bacino in cui i ritardi dovuti alle condizioni meteorologiche hanno ripetutamente causato costi aggiuntivi.

La nuova costruzione offshore è in linea con la più ampia revisione delle licenze da parte di Islamabad, che comprende 23 blocchi offshore recentemente assegnati. Il governo sta utilizzando le concessioni per accelerare le trivellazioni di frontiera in acque profonde, a lungo considerate troppo costose e tecnicamente rischiose, e i funzionari affermano che i nuovi termini sono stati concepiti per attirare investimenti pluriennali dopo un decennio di scarsi investimenti.

La nuova tornata di concessioni offshore del Pakistan aggiunge nuovi terreni a un settore che ha subito ripetute interruzioni e un seguito limitato delle campagne precedenti. Il governo afferma che gli ultimi blocchi hanno lo scopo di riavviare i lavori in aree in acque profonde che sono rimaste in gran parte intatte, con gli operatori che dovrebbero procedere alla trivellazione una volta completati i requisiti iniziali di indagine.

Le gare d’appalto per l’ingegneria dell’isola artificiale del Pakistan dovrebbero essere finalizzate entro pochi mesi, dando il via alla prima campagna di trivellazione offshore sostenuta del Paese in più di un decennio.

Aree petrolifere esplorate offshore del Pakistan

Domande e risposte

In che modo un’isola artificiale è più efficiente delle piattaforme offshore tradizionali? L’efficienza risiede nella stabilità e nella riduzione del rischio. Le piattaforme tradizionali, specialmente in mari soggetti a condizioni meteo avverse, possono subire interruzioni o danni a causa del carico delle onde, bloccando le operazioni prima che il pozzo raggiunga la profondità desiderata. L’isola artificiale, costruita al di sopra del livello dell’alta marea, offre una base fissa e immune alle interruzioni, consentendo l’esplorazione e la logistica (come lo stoccaggio di attrezzature pesanti) 24/7, con un potenziale taglio dei costi operativi (spese impreviste) fino a un terzo.

Qual è l’obiettivo economico strategico di questo progetto per il Pakistan? L’obiettivo principale è invertire il trend pluriennale di calo dell’approvvigionamento interno di greggio e gas. Il Pakistan ha un significativo divario tra domanda e offerta interna, il che rende l’esplorazione offshore essenziale per la sicurezza energetica nazionale e la riduzione della dipendenza dalle importazioni. Il progetto dell’isola è il pilastro di una rinnovata politica industriale che, combinata con l’assegnazione di 23 nuovi blocchi di esplorazione, mira a rendere economicamente sostenibili le trivellazioni in acque profonde, attirando così investimenti pluriennali e riattivando un settore stagnante.

Il Pakistan ha precedenti con l’esplorazione offshore o si tratta di una scommessa completamente nuova? Sebbene il Pakistan abbia tentato l’esplorazione offshore in passato, con risultati altalenanti e spesso interrotti da difficoltà tecniche e logistiche, questo progetto rappresenta un significativo salto di qualità. L’isola artificiale è una “prima assoluta” per il Paese. L’iniziativa non è una scommessa cieca, poiché il modello operativo si basa sull’esperienza di successo degli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi), dove l’uso di isole artificiali per la perforazione ha dimostrato la sua efficacia nel superare le sfide ambientali del bacino.

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