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IL NUOVO DIRETTORE DELLA CIA: UNA DONNA MOLTO TOSTA
Cari amici,
nel domino di nomine che ha spostato Mike Pompeo dalla CIA a Segretario di Stato abbiamo anche avuto la nomina della prima donna come capo dell’agenzia di intelligence. Gina Haspel ha un lungo trascorso al servizio di Langley e può essere definita come una nomina interna. La sua carriera ce la mostra come una vera e propria dura, a conoscenza dei lati più oscuri dello spionaggio a stelle e strisce. Infatti la Haspel ha diretto una prigione segreta della CIA in Thailandia dove venivano sperimentate , dopo l’11 settembre 2001, tecniche di interrogatorio avanzate, che, in altri termini potrebbero essere definite tortura.
Fra gli ospiti di quella prigione vi fu anche Abu Zubaydah, successivamente assolto dall’accusa di essere un membro di Al Qaeda, ma comunque trasferito a Guantanamo dove si trova tutt’ora. Il Congresso USA iniziò un’indagine sui metodi di interrogatorio usati dalla CIA nelle sua strutture in suolo straniero, ma questa non condusse a nulla perchè funzionari dell’agenzia distrussero 90 registrazioni che si riferivano a quanto avveniva nei “Black Site” facenti capo al servizio clandestino.
La Haspel, nei suoi trenta anni di carriera alla CIA, è stata anche vice capo dei Servizi Clandestini Nazionali, e vice capo dei Servizi Clandestini Nazionali per lo spionaggio estero e le operazioni sotto copertura. Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti , fra cui il premio George H.W. Bush per il controterrorismo.
La sua nomina è stata inaspettata per le modalità, non certo per la sua carriera che l’aveva già portata ad essere vice direttore nel 2017, con nomina proprio da parte dell’amministrazione Trump.
Vista la sua storia una donna sicuramente preparata e senza troppi scrupoli nel conseguire gli obiettivi posti dal suo Paese.
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