Attualità
Il ministro degli interni francese vuole sfrattare i criminali dalle case popolari
Gérald Darmanin, attuale ministro degli interni nel governo Bourne-Macron, vuole colpire duramente la criminalità urbana. Secondo le informazioni riportate da Le Point, il ministro dell’Interno ha chiesto ai prefetti di adottare una posizione sistematicamente dura per quanto riguarda lo sfratto dei responsabili della violenza urbana dalle case popolari. “Vi chiediamo di mobilitare tutti gli strumenti previsti dalla legge per sfrattare i delinquenti dalle case popolari che occupano”.
Questa presa di posizione arriva dopo le polemiche che hanno accompagnato lo sgombero di un pregiudicato che aveva preso parte alle recenti rivolte dalla sua casa nella Val d’Oise il 24 agosto. L’uomo aveva saccheggiato un negozio. Secondo il prefetto, un ordine di esclusione dall’abitazione popolare era già in corso, ma è stato accelerato. “Per risparmiare tempo, abbiamo eseguito un ordine di sfratto preesistente”.
Una misura convalidata dalla legge
Attualmente, il prefetto non può ordinare uno sfratto senza una procedura legale, che può essere molto lunga. Questa procedura può essere avviata solo per il mancato rispetto del contratto di locazione (affitto non pagato, turbativa d’uso) o per atti di delinquenza (meccanica non autorizzata, vendita di droga, disturbo).
Gérald Darmanin ha fatto riferimento a due articoli di legge: l’articolo 1728 del Codice civile francese e l’articolo 7 della legge 89-462 del 6 luglio 1989, per spiegare che “un grave atto di delinquenza nelle vicinanze dell’abitazione costituisce una violazione dell’uso pacifico dell’abitazione”.
Sulla base di questi due articoli di legge, il locatore può quindi rivolgersi ai tribunali per ordinare lo sfratto del rivoltoso. Il Ministro e il Segretario di Stato per gli Affari Urbani, Sabrina Agresti-Roubache, hanno invitato i prefetti a informare i sindaci e i proprietari di casa di queste disposizioni.
Immaginate l’applicazione in Italia, con la stessa modalità, di una normativa simile: i quartieri fortezza della malavita, quelli dove ormai regnano indisturbati gli spacciatori, potrebbero venire violati, o almento incrinati. Però la magistratura, con varie scuse, disarmerebbe la legge. Macron però è un “Buono” e “Progressista”, quindi può farlo.
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