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Il mercato del lavoro USA inizia a implodere. Crisi raggiunta

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I dati ufficiali relativi all’andamento della disoccupazione negli USA iniziano a segnare una crisi che è giunta tutt’altro che inattesa. Iniziamo con i dati ufficiali del BLS.

Il numero di americani che hanno richiesto il sussidio di disoccupazione è aumentato di 21.000 unità rispetto alla settimana precedente, raggiungendo le 211.000 unità nella settimana conclusasi il 4 marzo, il dato più alto dal dicembre 2022 e ben al di sopra delle aspettative del mercato di 195.000 unità. L’ultimo valore è stata la prima sorpresa al rialzo in un mese, discostandosi da una serie di dati sul lavoro che hanno sottolineato un mercato del lavoro ostinatamente rigido e lasciando intendere che le condizioni di lavoro potrebbero iniziare ad ammorbidirsi. La media mobile a quattro settimane, che elimina la volatilità da una settimana all’altra, è aumentata di 4.000 unità, raggiungendo le 197.000 unità. Su base non destagionalizzata, le richieste sono aumentate di 35.357 unità, raggiungendo quota 237.513, con aumenti significativi in North Carolina (+16.364) e California (+10.489). Ecco il grafico ufficiale

Se però consideriamo altri studi come il Challenge Gray & Christmas report che valuta gli annunci di licenziamento abbiamo che i dati relativi al febbraio 2023 sono i più alti dal 2009, cioè dal cuore della crisi finanziaria.

Ormai sempre più aziende stanno ripetendo i propri piani di sviluppo sulla base dei tassi di interesse in crescita sul dollaro. Questo significa minori assunzioni o maggiori licenziamenti.

Si è a lungo cercata una crisi ed ora sta arrivando con tanto di impatto sul mercato del lavoro. Avranno il coraggio di affrontarla?

 

 

 


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