Il manoscritto Voynich: il mistero italiano medievale ancora indecifrato

C’è un grande mistero storico ancora indecifrato, nel senso letterale della parola: il manoscritto Voynich. Si trattaa di un manoscritto di 240 pagine, su pergamena di capretto di alta qualità e con una costosa rilegatura, che riporta scritte incomprensibili, dove le lettere sono accompagnate e sostituite da simboli misteriosi. Il codice è poi accompagnato da numerosissime immagini che da un lato potrebbero renderlo simile ad un erbario medievale, dall’altro sono misteriose, esoteriche complesse. Chi vuole vederlo nella sua interezza lo può trovare qui

Il nome deriva dal collezionista Wilfrid Viynich che lo  acquisto nei primi del novecento dalla Compagnia di Gesù assieme ad una cassa di libri. Il testo era accompagnato da una lettera del rettore dell’università di Praga Jan Marek Marci, morto nel 1667, nel quale il professore lo inviava per farlo tradurre, dato che lui stesso non ci capiva nulla. Si è per decenni pensato che fosse legato ad ambienti esoterici dell’Europa centrale e anglosassone, salvo poi una clamorosa sorpresa. Marci affermava che il libro era stato di proprietà dell’Imperatore Rodolfo II che lo aveva comprato per 600 ducati, cifra enorme, perché riteneva fosse opera di Ruggero Bacone. Spesso è stato collegato al mago inglese John Doe, ma nel 2017 analisi al carbonio hanno rivelato che in realtà il libro è stato scritto nel nord Italia nella prima metà del quattrocento, ma si sospetta fosse una copia di manoscritti precedenti, sia per lo stile, sia perché, ad esempio, non compaiono riferimenti alla polvere da sparo, già in uso da almeno un secolo in occidente.

Questo non ha svelato chi lo abbia scritto e perché . Si è pensato ad uno scherzo, ma il libro è moto pregiato, sarebbe costato una piccola fortuna, e perchè spenderla, solo per fare uno scherzo? recentemente si è parlato di un libro di istruzioni mediche per la regina Isabella di Castiglia, ma poi la traduzione è stata smentita e i tempi non coincidono. Altri parlano di un libro che riporterebbe segreti e narrazioni dei Catari, gli eretici diffusi dal XIII al XIV secolo, e questo spiegherebbe la segretezza. Comunque per ora questo rimane un affascinante segreto italiano, ora custodito a Yale.