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Economia

Il Kazakistan Sfida la Cina nelle Terre Rare, con l’aiuto dell’Occidente

Il Kazakistan ha importanti riserve di terre rare che potebbero diventare il suo nuovo petrolio, ma il cui sfruttamento comunque presenta dei rischi

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La transizione verde e la corsa alla tecnologia hanno acceso i riflettori sulle terre rare (REE), i “nuovi petroli” del XXI secolo.

Mentre la Cina domina il mercato, il Kazakistan emerge come un potenziale competitor, ricco di riserve e desideroso di attrarre investimenti. Ma quali sono le reali potenzialità e i rischi di questa nuova frontiera mineraria?

Il Dominio Cinese e la Crescente Domanda

Secondo lo U.S. Geological Survey, la Cina è il primo produttore mondiale di REE (2023), seguita da Stati Uniti, Myanmar, Australia e Thailandia. MetalResearch conferma il primato cinese anche nelle forniture (Q2 2024), con Malesia, USA, Giappone e Francia a seguire.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che Pechino manterrà il controllo del settore, anche grazie a nuove normative che rafforzano la supervisione su produzione, commercio ed esportazioni.

La domanda globale di REE è in costante aumento, spinta dall’utilizzo in settori strategici come energia, difesa, elettronica e mobilità elettrica. Questo scenario alimenta una frammentazione del mercato basata su fattori geopolitici, aprendo spazi a nuovi attori.

Riserve terre rare Kazakistan

Il Kazakistan: Terra di Opportunità (e di Risorse)

Il Kazakistan possiede vaste riserve di minerali, tra cui le preziose terre rare. Il Presidente Tokayev ha sottolineato la necessità di attrarre investimenti e tecnologie avanzate per sfruttare questo potenziale, puntando sia su investitori stranieri che su imprenditori locali.

Il paese sta migliorando il clima degli investimenti, adottando pratiche simili a quelle dell’Australia (leader nell’Investment Attractiveness Index di AT Kearney). Sono state introdotte procedure semplificate per l’assegnazione dei diritti di esplorazione e sfruttamento del sottosuolo, oltre a incentivi come esenzioni doganali e IVA, agevolazioni fiscali e sussidi agli investimenti.

Progetti e Collaborazioni Internazionali

Le riforme hanno attirato l’interesse di importanti compagnie internazionali. Il Ministro dell’Industria e delle Costruzioni, Kanat Sharlapaev, ha riferito di investimenti per circa 41 miliardi di tenge (78 milioni di dollari) da parte di 10 aziende (dicembre 2024).

  • Francia: Roadmap per una partnership strategica (2024-2026) sulle risorse critiche, con l’obiettivo di far entrare aziende francesi nel mercato geologico kazako.
  • Germania: HMS Bergbau AG e Qazaq Lithium collaborano allo sviluppo di depositi di litio nel Kazakistan orientale. Il Presidente Tokayev ha proposto alla Germania la creazione di un centro di ricerca regionale sulle REE.
  • Corea del Sud: Il KIGAM ha condotto esplorazioni nel deposito di litio di Bakennoye. È stato firmato un memorandum di cooperazione sui minerali e metalli critici.

Non è casuale che gli investitori in questi progetti di sviluppo provengano da paesi occidentali che desiderano distaccarsi dalle forniture cinesi, creando delle catene logistiche autonome.

L’analista politico Eduard Poletayev sottolinea l’importanza di concedere “massime preferenze” ai nuovi investitori e di garantire trasparenza e vantaggi per il Kazakistan negli accordi.

Impianto di sfruttamento terre rare in Kazakistan

Rischi e Sfide

L’industria delle REE è ad alta intensità di capitale e conoscenza. Valutare investimenti e rendimenti è complesso, anche a causa della volatilità del mercato, fortemente influenzato dalla Cina.

L’esperto petrolifero Olzhas Baidildinov paragona i rischi a quelli del settore petrolifero e del gas, ma sottolinea che nel caso delle REE i costi di prospezione ed esplorazione possono essere ancora più elevati.

Un altro rischio è che le REE estratte vengano esportate per produzioni high-tech che difficilmente si svilupperanno in Kazakistan. La Cina, inoltre, potrebbe chiudere rapidamente il suo mercato, dato che i paesi dell’Asia centrale non sono né grandi consumatori né hub tecnologici.

Il Ruolo delle Scoperte Sovietiche e il Problema della Manodopera

Poletayev suggerisce di valorizzare le scoperte di epoca sovietica, quando furono identificati depositi non necessariamente sviluppati. Il Kazakistan dovrebbe puntare a diventare un fornitore diversificato di prodotti minerari e metallurgici, non solo un paese petrolifero.

Però il Kazakistan condivide un problema con la Russi: la mancanza di personale specializzato e in generale, di manodopera, del resto il paese è in gran parte desertico, con poche grandi città, nonostante la sua estensione. L’ingegnere e geologo Bolat Kabaziyev evidenzia il problema della carenza di personale qualificato e la necessità di adottare tecnologie avanzate per l’estrazione di metalli preziosi dai rifiuti industriali (come già avviene in altri paesi, ad esempio in Polonia con le scorie di carbone).

Il Kazakistan ha un grande potenziale nel mercato delle terre rare, ma il successo richiederà non solo investimenti, ma anche sviluppo della forza lavoro e un approccio strategico che bilanci gli interessi nazionali con le opportunità offerte dalla crescente domanda globale. La velocità sarà cruciale: chi entrerà prima e in modo più efficiente nel mercato avrà un vantaggio competitivo significativo. Il Presidente Tokayev insiste che ci sia una riforma del settore, a prescindere dalle circostanze.

 


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