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Il governo M5S-PD, se legittimo in termini di democrazia formale, non lo è affatto in punto di democrazia sostanziale. Ecco cosa dicevano i Padri Costituenti (di Giuseppe PALMA – video e testi)

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I meccanismi tipici di una forma di governo parlamentare non possono (mai) prescindere dal principio democratico, principio cardine sul quale si fonda il nostro ordinamento costituzionale.

Gran parte dei commentatori che in questi giorni appaiono in Tv o scrivono sui giornali, giuristi e non, sostengono che in un sistema parlamentare come il nostro le alleanze si formino in Parlamento, indipendentemente dal dato elettorale. Coloro che avallano questa tesi considerano il Parlamento come sovrano, ma non è così. Il Parlamento è l’organo costituzionale che esercita la sovranità, la quale appartiene, promana e risiede nel popolo (art. 1 della Costituzione). Dunque, in ogni caso, sovrano è il popolo e non il Parlamento. Il neonato governo M5S-PD, se legittimo in termini di  democrazia formale, non lo è affatto in punto di democrazia sostanziale.

Qui di seguito alcuni interventi dei più autorevoli Padri Costituenti in tal senso (Lelio Basso, Roberto Lucifero, Meuccio Ruini e Costantino Mortati):

  1. Lelio Basso nel 1969 scriveva:

“Aspetto essenziale di questo concetto di sovranità è il problema della partecipazione permanente. Il popolo è composto da tutti i cittadini e se la decisione sovrana deve intervenire con il concorso di tutti i cittadini, è necessario che tutti i cittadini abbiano possibilità di partecipare non saltuariamente ma continuamente al governo della cosa pubblica […]. In un ordinamento democratico ci dev’essere corrispondenza continua fra la volontà degli elettori e quella degli eletti […]; il nostro ordinamento conosce alcuni meccanismi volti a questo scopo, e precisamente: […] d) lo scioglimento anticipato delle Camere da parte del Presidente della Repubblica che dovrebbe essere pronunciato quando fosse constatata un’aperta frattura fra Parlamento e Paese […]”  – “Per uno sviluppo democratico nell’ordinamento costituzionale italiano, in Studi per il ventesimo anniversario dell’Assemblea Costituente, IV, Aspetti del sistema costituzionale, Vallecchi, 1969.

2)  Roberto Lucifero, Assemblea Costituente, seduta pomeridiana del 22 marzo 1947:

Quindi credo che la Costituzione democratica debba chiaramente sancire il concetto che la sovranità, cioè il potere, non solo appartiene al popolo, ma nel popolo costantemente risiede […]. Ed allora bisogna impedire qualunque interpretazione che un giorno possa far pensare a sovranità trasferite o comunque delegate”  – Assemblea Costituente, seduta pomeridiana del 22 marzo 1947.

3) Meuccio Ruini, nel 1948 scriveva:

Sovrano non è il Parlamento; è il popolo […] è il popolo che deve aver sempre la prima e l’ultima parola; ed anche se non fosse organo, ma forza motrice, l’elettricità che muove la macchina, ci basterebbe per affermare la sua sovranità” – “Il Parlamento nella nuova Costituzione, in Il centenario del Parlamento 1848-1948”, Roma, Camera dei Deputati, luglio 1948.

4) Costantino Mortati, nel 1952 scriveva:

Per quanto riguarda la finalità dello scioglimento, esso in regime democratico non può essere che una: l’accertamento della corrispondenza del popolo e quella dei suoi rappresentanti […], nell’intento di fare dell’appello al popolo il mezzo normale di soluzione delle crisi costituzionali” – “Istituzioni di diritto pubblico”, Padova, 1952.

Per approfondire, si legga l’articolo di Francesco Maimone su Orizzonte48: http://orizzonte48.blogspot.com/2019/09/quelli-che-la-repubblica-parlamentare-e.html

§§§

Ciò premesso, ho cercato di riassumere il pensiero dei Padri Costituenti sopra citati in questo video di circa 12 minuti estrapolato dai miei interventi durante la trasmissione MaratonaByoBlu del 3 settembre 2019. Buona visione:

Avv. Giuseppe PALMA 

 

 


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