Euro crisis
Il governo dia la prelazione ai privati cittadini italiani per l’acquisto del patrimonio immobiliare dismesso per volere EU!
Molto bene la risposta italiana all’EU, che voleva privatizzazioni ed austerità: appunto, a Bruxelles volevano privatizzazioni e privatizzazioni hanno avuto, “peccato” abbiano ottenuto solo immobili di stato, magari di provincia, di cui discuteremo sotto.
Certamente l’EU si incazzerà come un puma. Motivo? Loro, i franco-tedeschi, volevano mettere le mani sulla spiagge italiane [da sempre il sogno degli investitori tedeschi abituati a fare le vacanze sul Mar Baltico], su ENEL, su ENI, su Leonardo-Finmeccanica…. Ed invece nisba, nada, nicht, nulla! Solo immobili vecchi magari nel centro di Canicattì. Certo, i tedeschi da quando è partito l’euro vogliono viaggiare in prima (classe), non si accontentano più.
Detto questo ritengo giusta la mossa governativa – ossia la strategia – ma sbagliata la tattica: infatti secondo chi scrive E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIO CHE NELL’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ITALIANO CI SIA LA CLAUSOLA DI PRELAZIONE PER I CITTADINI ITALIANI!
Ossia, visto che tali immobili sono stati pagati con le tasse dei padri e dei nonni, se lo Stato vende deve permettere agli italiani di comprare – ossia dare la prelazione agli italiani – in modo che se c’è da fare un affarone lo facciano i nostri. E NON gli stranieri, soprattutto francesi e tedeschi che negli ultimi mesi hanno cristallinamente dimostrato di essere dei veri avvoltoi, essendo interessati a che l’Italia NON esca dalla crisi, anzi vada in recessione. Per poi poterci strangolare col debito e comprare a termine – qualche annetto – per un tozzo di pane i nostri asset (che un governo invece venduto certamente metterebbe in vendita per pochi spiccioli, ndr; notasi che non ho detto Gentiloni, Monti, Renzi o Letta, no, non l’ho detto…).
Insomma, trattasi della tragica ricetta greca, ricetta che era già belle che pronta prima delle elezioni (che nei desiderata della sinistra europeista e di Berlusconi non dovevano permettere alcuna maggioranza); se non fosse che i gialloverdi hanno poi deciso – con sostegno americano – di cambiare strada evitando il suicidio economico l’Italia sarebbe già in svendita. Per inciso la cd. ricetta greca sarebbe stata la stessa che il mite Cottarelli impose alla Grecia (si, è stato proprio lui, fatto salvo poi incolpare il suo capo, Blanchard, giuro, vedasi i suoi tweet) e che oggi Bruxelles vorrebbe anche per l’Italia. Anche se, nel mentre, lo stesso FMI ha dovuto riconoscere che è stato fatto un errore in Grecia, che le ipotesi erano sbagliate e per questa ragione le misure austere volute da Francia e Germania invece di far scendere il debito lo hanno fatto salire! Solo per poi scusarsi dicendo, ci spiace ma ormai il danno è fatto, non possiamo farci più nulla….
Da manicomio (anzi, forse addirittura da galera, che dite?)
Combattre pour l’Europe…. (traduzione della locandina in francese: “Con i tuoi camerati europei sotto il segno delle SS tu vincerai!”)
Come vedete la dose di malafede di cui è intrisa questa sporca faccenda – e che puzza tanto di neocolonialismo intraeuropeo – è fuori dal comune. In tutto questo ancora non riesco ancora a capacitarmi come soggetti che si definiscono italiani (parlo di giornalisti, giudici, politici, opinion makers, borghesia vendidora ecc.) e che comunque, in caso di vittoria degli europeisti sarebbero comunque chiamati a pagare pesantemente di tasca loro – e dei rispettivi figli – per restare nell’euro da schiavi del debito, possano supportare questa EUropa asimmetrica che ogni giorno di più sta implementando il disegno di egemonia economica sul vecchio continente di cui al regime di Vichy. A cui il duo Merkel-Macron sembrano fare il verso.
MD
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