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IL GOVERNO DELLA NON SCELTA E DEL NON FARE. Molinari in campo contro i fini decreti liquidità, rilancio e semplificazione. Intanto abbiamo aderito al SURE senza voto

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Il governo Rosso – Giallo si conferma il governo del “NON FARE”. In una situazione drammatica, con un’economia allo sbando, un terzo di aziende che rischia di chiudere ed oltre il 50% degli italiani ormai sotto la soglia di povertà, si fanno i decreti semplificazione, e si regala il ponte di genova ai benetton, Liquidità, e si aiutano le banche senza dare soldi consistenti alle aziende. Ora siamo al decreto Rilancio, il decreto “Aprile”, che è diventato “Decreto Luglio” e che a luglio, alla fine, stanzia quello che le persone con un po’ di buon senso dicono sarebbe stato necessario fin da MARZO,  cioè 100 miliardi. peccato si siano persi 4 mesi che, per le aziende, significa semplicemente la differenza fra fallire e sopravviver. Un decreto snello, SOLO 252 pagine, 266 articoli e solo 98 decreti attuativi. Per poterlo attuare ci vorranno mesi, se non un anno. L’unica cosa buona, la Cassa Integrazione ampliata, non è stata pagata per i ritardi burocratici. Alla fine tutto si risolve in tanti favori, come i soldi per i monopattini elettrici (sarà contento Toninelli, quello del traforo del Brennero) ed il pochissimi soldi alle aziende ed anche dati mali: il 20% del mancato fatturato ad Aprile, rispetto ad Aprile 2019, per cui se un’azienda , per un motivo qualsiasi, non ha lavorato ad aprile 2019 non prende nulla. Poi veramente quattro soldi, fino a 50 mila euro di Finanziamento, un niente da cui poi sono esclusi, aggiungendo il danno alla beffa, gli studi professionali, forse coloro che maggiormente hanno patito il covid-19

Tra l’altro si scopre dal decreto che il governo verserà 8 miliardi al SURE per poterlo utilizzare, tutte cose NON approvate dal parlamento per cui la democrazia viene , per l’ennesima volta, presa a calci.

Buon ascolto

 


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