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Il governatore della California lancia l’obbligo vccinale per i dipendenti pubblici, il maggior sindacato lo contesta

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Il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha deciso di prendere la guida della “lotta contro il covid” maistream e oltre agli obblighi sulle mascherine ha imposto quello vaccinale per tutti i dipendenti dello stato o quello di test regolari. Però non gli è andata come sperava….

Il più grande sindacato del settore pubblico della California si è opposto all’ordine del governatore sia d’imporre le vaccinazioni sia i test periodici.

Richard Louis Brown, presidente di SEIU Local 1000, che rappresenta circa 96.000 dipendenti dello Stato della California, mercoledì ha condiviso una lettera del sindacato al Dipartimento delle Risorse Umane della California (CalHR) che si oppone al mandato di vaccinazione di Newsom.

La nuova politica costituisce una modifica unilaterale in violazione dell’obbligo di preavviso e dell’opportunità di incontrarsi e conferire prima dell’attuazione”, si legge nella lettera, firmata dal consigliere capo di SEIU Local 1000 Anne Giese.

Giese ha invitato CalHR e lo Stato della California a “cessare e desistere dall’applicare questo requisito o imporre una scadenza immediata” fino a quando il sindacato non avrà avuto la possibilità di incontrarsi e conferire.

Quindi quasi la metà dei 246 mila dipendenti pubblici californiani è rappresentata da un sindacato che rifiuta proprio gli obblighi di vaccinazione e di test: un grande successo per un governatore che dovrebbe proprio essere l’espressione di queste forze politiche. Naturalmente l’ordine del governatore era stato emesso per tutelare dalla variante Delta che si starebbe diffondendo molto rapidamente anche in quello stato USA, dove comunque il numero di morti si mantiene a livelli estremamente bassi.


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