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Il futuro societario dell’Inter, fra Cina e finanziatori internazionali

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Nella lussuosa cornice dell’hotel Palazzo Parigi di Milano, il 31enne presidente dell’Inter, Steven Zhang, si è collegato con gli azionisti tramite videochiamata da Nanchino. Nonostante l’assenza fisica a causa dei progetti di Suning in Cina, Zhang ha fornito notizie positive, ma quanto queste notizie sono realistiche? Il  blog di sport e finanza The Atletic, in una sua serie sulla finanza delle squadre europee di calcio, ha dato alcune informazioni molto interessanti sull’andamento finanziario dell’Inter.

I ricavi del club per l’ultimo anno fiscale hanno raggiunto i 425 milioni di euro, con un aumento di 60 milioni di euro, escluso lo scambio di giocatori. Questa crescita è stata attribuita all’uscita dell’Italia dalla morsa del Covid-19, alla riapertura degli stadi e alla lodevole corsa dell’Inter fino alla finale di Champions League, dove ha perso di poco contro il Manchester City. Comunque un’ottima stagione.

Nel viaggio finanziario verso Istanbul, l’Inter ha ottenuto incassi record e quasi 100 milioni di euro di introiti televisivi dalla UEFA. Il club si è assicurato sponsorizzazioni redditizie, in particolare da Qatar Airways, rinnovando un contratto di kit con Nike e collaborando con Paramount+, eBay e Konami. Nonostante una stagione che ha visto l’Inter sull’orlo della gloria in Champions League, il club ha comunque riportato una perdita di 85 milioni di euro, in riduzione rispetto agli anni precedenti ma comunque una somma considerevole, tanto più che la scorsa stagione è stata eccezionalmente buona.

Perdite Inter 2012-22

Le sfide finanziarie dell’Inter sono ulteriormente complicate da questioni fuori dal campo, in particolare dai coinvolgimenti finanziari personali di Steven Zhang e le sue vicende con le banche cinesi.

I documenti del tribunale del distretto meridionale di New York visti da The Athletic portano nei Caraibi nel 2019 e nel paradiso fiscale offshore delle Isole Vergini britanniche. Qui, le società “di proprietà e controllate da Zhang”, Great Matrix e Great Momentum, hanno acquisito una partecipazione del 65% in una delle filiali dell’azienda di famiglia, Suning Xiaodian.

Nel 2020, Zhang ha preso in prestito denaro dalla CCBA, sottoscrivendo un prestito di 165 milioni di dollari e un’obbligazione di 85 milioni di dollari, per rifinanziare parte del debito contratto in quella transazione. I fondi dovevano essere pagati a settembre 2021, ma la CCBA li ha richiamati dopo l’effetto a catena causato da “molteplici eventi di default” in “alcuni altri prestiti bancari” per un totale di circa 1,7 miliardi di dollari presso Suning.com, il ramo e-commerce dell’azienda Zhang Empire, secondo il suo rendiconto finanziario certificato pubblicato il 12 maggio 2021.

Nell’azione legale intentata dinanzi all’Alta Corte di Hong Kong, la CCBA ha prodotto documenti in cui affermava che Zhang era personalmente responsabile per il debito di 250 milioni di dollari contratto da Great Matrix nell’operazione di rifinanziamento del 2020. In sua difesa, Zhang ha affermato di non essere né coinvolto né a conoscenza dell’accordo e che le sue firme erano falsificate. La sua argomentazione è stata respinta. Però, come direbbero da noi, carta canta e nessuno avrebbe rifinanziato una società in un paradiso fiscale senza una garanzia personale.

L’onorevole giudice Anthony Chan ha emesso un giudizio sommario a favore del CCBA. “Non posso accettare che Zhang abbia mostrato una credibile difesa della falsificazione”, ha detto. “Le sue prove, valutate rispetto a circostanze di fondo indiscusse, sono contrarie alle probabilità intrinseche e al buon senso, e le sue spiegazioni su varie fragilità probatorie suonano vuote.”
Zhang ha avuto 28 giorni per presentare ricorso ma non ne ha mai presentato uno e la CCBA ha chiesto il pagamento. Gli è stato ordinato di saldare quanto dovuto, nonché gli interessi su tale importo a un tasso del 13% fino a quando il debito, ora superiore a 300 milioni di dollari, non sarà soddisfatto.

Inoltre, una delle società di comodo di Suning, Grand Tower, dovrà affrontare un significativo rimborso del prestito a maggio. La potenziale vendita dell’Inter è in bilico, con la capacità di Zhang di superare questi ostacoli finanziari che determineranno il destino del club. Intanto la ricchezza della famiglia ha visto una drammatica riduzione

Lo sfondo della saga finanziaria dell’Inter affonda le sue radici nell’ambiziosa incursione di Suning nel calcio, innescata dall’interesse della Cina per questo sport. Suning, guidato dal padre di Zhang, inizialmente ha investito molto nel calcio, acquisendo club e diritti tv. Tuttavia, il cambiamento delle dinamiche, compresi i controlli sui capitali e il calo di interesse per il calcio da parte del governo cinese, insieme all’impatto del Covid-19, hanno portato a sfide finanziarie per Suning.

La risposta dell’Inter ai problemi finanziari ha comportato misure di riduzione dei costi, comprese le vendite di giocatori di alto profilo e adeguamenti alla massa salariale. Nonostante i successi sul campo, con titoli e successi importanti nelle competizioni europee, la salute finanziaria dell’Inter rimaneva precaria. I debiti e gli obblighi del club, insieme alle battaglie legali personali di Zhang, creano un futuro incerto.

La possibilità che l’Inter venga messa in vendita è un tema ricorrente, con dichiarazioni contrastanti da parte di Zhang. Raine, supervisionando la potenziale vendita, è alla ricerca di un acquirente da oltre un anno. Il panorama economico, tuttavia, pone delle sfide, rendendo la valutazione del club un compito complesso. L’età della rosa dell’Inter, la necessità di investimenti nello stadio e il debito incombente complicano ulteriormente le prospettive di vendita.

Oaktree Capital, l’ancora di salvezza finanziaria dell’Inter, ricopre un ruolo chiave nel dramma in corso. La scadenza del prestito Oaktree, prevista per maggio 2024, aggiunge urgenza alla situazione finanziaria dell’Inter. Se Zhang non riuscisse a vendere, rifinanziare o ripagare il debito, Oaktree potrebbe far valere i propri diritti, rispecchiando la situazione affrontata dal Milan con Elliott nel 2018, e diventerebbe titolare della squadra.

In conclusione, l’altalena finanziaria dell’Inter intreccia il successo in campo con le incertezze fuori dal campo. Le sfide personali di Steven Zhang e le difficoltà finanziarie di Suning gettano un’ombra sul futuro del club. Le imminenti decisioni relative al rimborso del debito, alle potenziali vendite e al coinvolgimento di Oaktree Capital determineranno se l’Inter rimarrà nelle mani di Suning o prenderà una nuova direzione a partire da maggio 2024. Il tempo stringe, aggiungendo suspense alla narrativa finanziaria dell’Inter.


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