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Il famoso aereo spia U 2 ha una nuova vita come prospettore minerario

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A quesi 70 anni di vita si può iniziare una vita completamente nuova? Per qualcuno eccezionale con l’aereo da ricognizione Lockeed U2 si, questo è possibile.

La NASA ha iniziato a utilizzare la sua versione dell’aereo spia U-2 per cercare risorse minerarie dentro e intorno ai deserti americani. Chiamato Earth Resources 2 (ER-2), l’U2 modificato era alla ricerca di depositi minerali strategici vitali che potessero essere utilizzati per costruire componenti elettronici. La missione Geological Earth Mapping Experiment (GEMx) è in corso da settembre di quest’anno in collaborazione con lo United States Geological Survey (USGS).

Prospezione ad alta quota

“Gli Stati Uniti dipendono da una fornitura affidabile di materiali terrestri per sostenere la propria economia e la sicurezza nazionale”, ha affermato il geofisico dell’USGS Raymond Kokaly in una dichiarazione della NASA. “Tali materiali sono stati considerati minerali critici perché l’interruzione della loro fornitura avrebbe impatti negativi significativi. Depositi non ancora scoperti di almeno alcuni di questi minerali critici e strategici quasi certamente esistono negli Stati Uniti. Tuttavia, sono necessari dati geofisici moderni per aumentare la nostra conoscenza di queste risorse”, ha aggiunto.

Allo stato attuale, secondo una scheda informativa della Casa Bianca pubblicata nel 2022, la Cina domina il mercato di alcune risorse chiave come il cobalto, il litio, le terre rare e altri minerali critici in termini di lavorazione e raffinazione. È qui che, in parte, la NASA e la missione GEMx di USGS si rivelerà fondamentale per aiutare gli Stati Uniti a ridurre la loro dipendenza da fornitori potenzialmente ostili di questi materiali, come la Cina. A condizione, ovviamente, che la missione trovi delle fonti valide nelle aree target.

La missione GEMx prevede l’utilizzo dell’ER-2 della NASA e di uno dei business jet Gulfstream V modificati della NASA per sorvolare le regioni aride del sud-ovest americano, tra cui California, Nevada, Arizona e Nuovo Messico. Durante la missione, l’ER-2 volerà ad un’altitudine di 19.800 m, dotato di speciali sensori che raccolgono le cosiddette immagini iperspettrali.

Luckheed U2 “Dragon Lady” come ricognitore ad altissima quota

“Per questa missione, voliamo a circa 20 mila metri per acquisire ampie quantità di dati geofisici ad ogni sorvolo”, ha affermato Kevin Reath, vice responsabile del programma GEMx della NASA. Gli strumenti volano più in alto rispetto ai precedenti strumenti aviotrasportati per raccogliere dati su un’area più ampia, ma le immagini raccolte hanno dettagli più fini di una vista satellitare. “È grazie a questa capacità di volo ad alta quota che possiamo coprire un’area così vasta”, ha detto Reath. Inoltre cambaire la rotta di un aereo è molto più semplice e facilmente programmabile rispetto a un satellite, e molto meno costoso.

Se questa missione riuscisse a identificare con successo minerali critici in luoghi minerari negli Stati Uniti, potremmo essere meno dipendenti da entità straniere per questi minerali critici”, ha aggiunto.

Per questo compito, la NASA ha montato vari sensori sull’ER-2 e sul Gulfstream V. Questi includono AVIRIS (Airborne Visible/Infrared Imaging Spectrometer), HyTES (Hyperspectral Thermal Emission Spectrometer) e MASTER (MODIS/ASTER Airborne Simulator). . Come spiega la NASA, i sensori ottici su questi strumenti catturano immagini iperspettrali, che rivelano le complessità nascoste di superfici apparentemente uniformi o monocromatiche attraverso l’uso del colore. Questi set di dati visivi aiutano a identificare la composizione e le alterazioni della superficie e dell’atmosfera terrestre.

Sicurezza delle risorse nazionali

Negli ultimi anni l’amministrazione Biden-Harris ha dato priorità all’espansione dell’offerta interna di minerali critici da parte degli Stati Uniti. Nel 2021, hanno firmato un ordine esecutivo per ridurre l’eccessiva dipendenza del paese da fonti straniere e da nazioni avversarie per questi minerali e materiali che rappresentano minacce alla sicurezza nazionale ed economica.

Secondo le proiezioni della NASA, il progetto GEMx costerà 16 milioni di dollari e durerà fino all’autunno del 2026.

Sarebbe utile espandere un programma del genere anche all’Europa, utilizzando magari aeri da ricognizione marittima ormai poco usati e dotandoli dei necessari sensori per rilevare le aree con maggior concentrazione di terre rare.

 

 


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