Il drone ULTRA dell’US Air Force vola per tre giorni di seguito senza fermarsi

Il drone da ricognizione ULTRA dell’US Air Force ha dimostrato la sua capacità di volare per tre giorni di fila durante una recente prova di volo.

Il test ha avuto luogo presso il Dugway Proving Ground nello Utah.

Sebbene i dettagli siano limitati, il risultato positivo del test dovrebbe aiutare la piattaforma senza pilota a consolidare la sua reputazione di sistema aereo rivoluzionario.

Sviluppato nel 2019, il drone ULTRA, simile a un aliante, vanta un’apertura alare di oltre 24 metri ed è in grado di rimanere in volo fino a 80 ore, cioè oltre tre giorni. 

È inoltre dotato di un sensore elettro-ottico/infrarosso che fornisce capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) a 360 gradi.

Drone ULTRA, fonte USAF

Un’opzione economica per la sorveglianza aerea a lungo raggio

” Abbreviazione di Unmanned Long-Endurance Tactical Reconnaissance Aircraft (aereo da ricognizione tattico a lunga durata senza equipaggio), l’ULTRA viene presentato come “opzione economica” per i clienti militari.

Utilizza tecnologie commerciali, il che lo rende significativamente più economico di droni simili: infatti il mezzo non è altro che un drone a motore tedesco Stemme 12, dotato di motore quattro cilindri ROTAX da 86 KW, successivamente trasformato in drone di sorveglianza.

Il mezzo quindi è estremamente economico, soprattutto se confrontato con le proposte di molte case nord americane: il drone completo viene a costare otto milioni di dollari circa.

La piattaforma utilizza anche i canali di produzione e di fornitura esistenti, nonché un’avionica personalizzata limitata, per garantire che i costi di acquisizione e di manutenzione rimangano bassi. Tra l’altro se la componentistica è commerciale, se cade in mano a forze ostili, queste non potranno avvantaggiarsi di tecnologie troppo avanzate.

Inoltre, il drone prodotto da DZYNE può operare ad altitudini basse,  eliminando la necessità di ottiche più grandi, tipicamente costose.

All’inizio di quest’anno, l’aeronautica militare statunitense ha schierato per la prima volta il suo ULTRA in Medio Oriente per una missione non rivelata.