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Il disastro del Texas: cosa succede se non fai manutenzione, cosa succederà con l’energia “Verde”…

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Dopo il grande blackout, che ha causato circa 30 morti per il freddo,  i texani si sono svegliati con due pessime sorprese:

  • la prima sono state le bollette, derivanti dal regime di libero mercato in cui si paga il costo marginale di quello che si consuma. Con un forte aumento della domanda energetica dovuto all’ondata di freddo il prezzo dell’energia è andato alle stelle. Il risultato è stato che famiglie che normalmente spendevano 300 o 400 dollari di bolletta si sono trovate a pagare 4000 o anche, in alcuni casi, 8000 dollari. Il piacere del libero mercato totale: hanno girato ai clienti il costo del picco di energia per il costo del gelo;
  • la seconda è la tragica verità della situazione dell rete negli USA ed in molti paesi occidentali. Tra l’altro il Texas è stato veramente  minuti dl subire un danno che avrebbe lasciato i cittadini per settimane senza luce: infatti se la differenza fra domanda e offerta di energia fosse proseguita avrebbe potuto mandare in corto i trasformatori e le sottostazioni della rete, causando dei danni a medio termine molto gravi. La rete si è rivelata completamente obsoleta e bisognosa di grandi investimenti per poter garantire il funzionamento per il futuro. Paradossalmente negli anni 80, prima dell’uso diffuso dell’informatica nelle reti, erano molto più sicure ed avevano un minor numero di blackout.

Se le reti dei paesi occidentali, USA  in primis , hanno già grosse difficoltà a gestire qualche giorno di freddo intenso, cosa accadrà con la conversione “Verde” che le farà dipendere da fonti di energia non stabili, come il solare o l’eolico? Quanti disastri del genere dovremo aspettarci da momento in cui diversi paesi si affideranno a   fonti non affidabili su reti non affidabili?

Il futuro energetico che si prospetta ai paesi occidentali è per lo meno grigio. Però non vi preoccupate: l’onda verde che ha colpito anche Draghi vi salverà tutti.

 

 


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