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Il corto circuito sui vaccini: si, tranne i russi

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I mass Media italiani sono andati in corto  circuito. Non da soli, ma insieme a buona parte di quelli occidentali, ed allo stesso modo stanno andando fuori di testa anche esperti e governanti. Il motivo è semplice: dopo aver affermato per mesi e mesi che la salvezza per l’umanità sarebbe venuta dal Vaccino anti-covid-19, che lavorare sulle sieroterapie era quasi inutile, dopo aver speso centinaia di milioni in vari progetti, si scopre che il primo vaccino disponibile è… stato sviluppato nella Russia di Putin!

Quando si lanciò lo Sputnik la sua presenza nello spazio, era incontrovertibile, perchè i suoi segnali radio venivano colti da tutto il mondo. Sul vaccino anti-covid, chiamato non a caso Sputnik V, invece è partito un fuoco di sbarramento antiaereo impressionante

Volete fare vaccinazioni massa con un vaccino sconosciuto, o voi Figli di Putin!! oltre a questo ci sono state ironie speso fuori luogo sul fatto che a testarlo sia stata anche una figlia del premier russo, in attesa che Giuseppi Conte testi, fra i primi, il vaccino italiano. Del resto negli USA sono passati alla terza fase di diversi vaccini con inoculazioni su decine di migliaia di persone senza pensarci poi tanto. Eppure questa è un enorme travisamento della realtà:

  • prima di tutto non è che sappiamo molto neppure sui vaccini in corso di sviluppo in occidente;
  • l’ambasciatore russo all’ONU ha affermato che la Russia è pronta a collaborare con chiunque voglia produrre e sviluppare il vaccino, il che non è proprio un atteggiamento di segretezza;
  • Putin nel suo discorso si è guardato bene dal parlare di ” Vaccini obbligatori”, ha parlato di vaccini volontari disponibili gratuitamente, e c’è una bella differenza;
  • allo stesso modo non sono stati nascosti gli effetti collaterali. Ora per un virile russo 38 di febbre per un paio di giorni sono un  malore secondario, per molti italiani sono l’anticamera della morte….
  • già diversi governi ed amministrazioni pare stiano prendendo contatti per ottenere la formula. Lo stato Brasiliano del Paranà ha già raggiunto, a tempo di record, un accordo per la produzione. Del resto il Brasile è fra i  paesi più colpiti nel Sud America dalla malattia.

La bomba Putin ha messo in crisi anche i politici nostrani:

Ora dato che perfino i tedeschi ammettono che i tempi per il vaccino europeo saranno lunghi, se l’unica alternativa restasse quello russo, inoculiamo Putin, o c’è  il rischio che ci renda tutti, oltre che un po’ febbricitanti, anche troppo nazionalisti?

L’impressione è che il vaccino sia necessario finchè fa ingrassare il solito pugno di Big Pharma, quelle sei sette che si dividono il mercato globale, mentre diventi un grosso problema se proviene dal di fuori di quei canali. Kirill Dmitriev, CEO del Russian Direct Investment Fund – che sostiene il vaccino Sputnik V – ha dichiarato mercoledì: “Ha davvero diviso il mondo in quei paesi che pensano che sia una grande notizia … e alcuni dei media statunitensi e alcuni Persone statunitensi che in realtà conducono una grande guerra di informazione sul vaccino russo “. “Non ci aspettavamo nient’altro, non stiamo cercando di convincere gli Stati Uniti Il nostro punto al mondo è che abbiamo questa tecnologia, può essere disponibile nel tuo paese a novembre / dicembre se funziona con il tuo regolatore … [mentre ] le persone molto scettiche non avranno questo vaccino e auguriamo loro buona fortuna per lo sviluppo del loro “. Perchè adesso il vaccino C’E’, e magari meriterebbe uno sguardo ed uno studio….. ma è diventato ostaggio della lotta economica e politica in occcidente. Non vorrete mica fal piangere Bill Gates e ridere Putin?

PS: nel frattempo Speranza ha impedito alla regione Piemonte di rendere obbligatoria la vaccinazione anti-influenzale e per Pneumococco. Allora questi vaccini sono necessari, oppure no?


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