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Il comparto gioco in Italia: qual è la situazione?

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L’Italia prova a ripartire e con essa l’economia globale del Paese, che, senza dubbio, viene fuori profondamente colpita dal particolare momento di emergenza sanitaria.

Tante delle vecchie abitudini degli italiani hanno visto un radicale cambiamento: da popolo conviviale, avvezzo al contatto fisico e alla socialità ci siamo ritrovati a dover osservare le regole del distanziamento, costretti in casa in quarantena per contenere la diffusione del virus.

Molti sono stati i settori dell’economia nazionale che hanno risentito della regolamentazione del lockdown e tra questi, ovviamente, anche il comparto gioco con un susseguirsi di decreti che hanno imposto da subito lo stop alle giocate nei punti fisici e la riduzione dell’offerta globale di gioco.

Il trend dei primi mesi dell’anno

Se a gennaio 2020 le previsioni facevano ben sperare con trend di fatturato da subito in crescita rispetto all’ultimo trimestre del 2019, l’impatto del Covid-19 ha poi modificato le abitudini di consumo degli italiani e ha spostato le preferenze dei giocatori su canali di intrattenimento differenti.

A fronte della chiusura totale delle sale da gioco sul territorio, l’industria ha contenuto le perdite grazie alle possibilità offerte dal settore online. Al termine dello scorso mese di marzo, infatti, gli operatori certificati hanno registrato un incremento del numero degli accessi ai siti di gioco pari al 22%. Ciò nonostante la riduzione degli incassi provenienti dallo stop delle scommesse sugli eventi sportivi sospesi, le cui cifre si aggirano sugli oltre 600 milioni di euro di perdite, apre ad una fase necessaria di raccolta legata principalmente alle entrate derivanti dai divertimenti online.

Per agevolare la raccolta e tentare la risalita, i principali operatori di gioco nazionali come ad esempio Sisal, stanno investendo oltre che nella promozione di un modello di Gioco Responsabile, certificato e sicuro con l’obiettivo ultimo di contrastare il mercato del gioco illegale, anche in una migliore offerta di gioco online puntando su novità di prodotto e innovazione tecnologica.

L’incertezza del momento, infatti, unita alla preoccupazione degli italiani per un possibile contagio, determinerà per diversi mesi un probabile calo nelle giocate derivanti dai punti fisici. Una sorta di compensazione che non sembra essere una panacea ma che contribuisce a mantenere in piedi l’economia del gioco, che vede ad oggi oltre 14.000 imprese coinvolte.

Con la chiusura degli eventi sportivi principali, la riduzione delle opportunità di scommessa e lo stop delle lotterie, in poco tempo i giochi da casinò ed il poker sono giunti al top delle preferenze degli italiani e gli ultimi dati aggiornati forniscono una fotografia positiva rispetto al mese precedente con una crescita di +7% del settore, trainata, come prevedibile, dal canale online.

A fine aprile, intanto, sono ripartite anche le lotterie con la possibilità per tutti di tornare a giocare direttamente in bar, tabacchi e ricevitorie: bisognerà attendere adesso i dati dei prossimi mesi per capire se anche il canale fisico, grazie all’allentamento delle misure di sicurezza nella fase 2, potrà iniziare a registrare una nuova crescita e invertire l’attuale trend economico.


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