Il Cancelliere dello Scacchiere britannico si dimette. Caos nel governo Truss

Caos nel governo inglese. Il Cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, ha rassegnato le proprie dimissioni su richiesta del Primo Ministro Liz Truss, con una lettera rispettosa. Il primo ministro è stato costretto a sacrificarlo per il rischio di essere a sua volta rovesciata da una turbolenta e confusa maggioranza dei conservatori, spaventata per il calo verticale nei consensi a causa del mix recessione-inflazione-tassazione elevata, che sta contrassegnando questa fase della storia britannica e che non sembra di facile soluzione.

In realtà nei Tories inglesi proseguono i complotti  per sostituirla come Primo Ministro con Rishi Sunak o Penny Mordaunt a poco più di un mese da quando ha sostituito Boris Johnson alla guida del partito. Il caos prosegue e probabilmente porterà ad un’altra, confusa, inversione delle politica fiscale. Kwarteng pensava di abbandonare il piano per cancellare l’aliquota fiscale marginale massima del 45%, ma i backbencher (i parlamentari senza cariche di governo) dei Tories sono infuriati e comunque vogliono qualche forma di alleggerimento fiscale, anche perché la tassazione nel Regno Unito è a livelli storicamente molto alti. Quindi ecco che il Cancelliere dello Scacchiere, fedelissimo della Truss, viene sacrificato.

Non è detto che la mossa comunque salvi il governo: la situazione è confusa, con una politica che, se troppo restrittiva, risulta indigeribile alla base, se troppo rilassata risulta poco gradita ai mercati, che ne valutano la spinta inflattiva. Il Regno Unito non è il Giappone dove governo e banca centrale condividono gli stessi fini e se ne infischiano del resto.

La situazione resta fluida e non è detto che le dimissioni di Kwarteng servano a placare il caos e stabilizzare la situazione.