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I vitalizi? Beh almeno ci sarà un po’ di giusta livella.

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Su Scenari Economici non siamo mai stati entusiasti del tema della “Moralizzazione della politica” e della riduzione dei suoi costi. Francamente l’opinione prevalente fra noi è che sia più corretto che i costi della politica ricadano sul pubblico, in modo trasparente, controllato e ridotto al minimo,  piuttosto che su finanziamenti privati torbidi, attraverso dubbie fondazioni che fanno capo a questo o quel capetto politico,  e che possono guidare le politiche del paese ad interesse di Tizio o di Caio. Io, personalmente, non ho stappato lo champagne per la modifica dei vitalizi alla camera, però un articolo uscito sul Corriere dell’Umbria a firma Franco Bechis devo dire mette in luce notevoli storture.

Facciamo qualche esempio: Walter Veltroni. Quando era sindaco di Roma , nel 2004, prima di partire nella sua missione di civilizzazione dell’Africa (ora capite la causa dei flussi migratori……..) percepiva 9000 euro come stipendio da Sindaco, e 9000 euro come ex parlamentare. Il primo minitaglio aveva ridotto questa cifra a 6200 euro, ma ora si  viene ad ulteriormente più che dimezzare, ed andrà sotto i 3000 euro al mese, consigliando all’ex segretario un trasferimento verso l’Africa, o il Portogallo, per mantenere un elevato stile di vita da cinefilo. Bechis elenca altri quattro casi esemplari di Peones delle prima repubblica andati in pensione  fra i 40 ed i 50 anni con remunerazione superiori ai sei-otto mila euro che vedranno ridotte ad un terzo dell’originale. Nessuno farà la fame, per carità, ma potranno assaggiare un po’ di quella “Durezza del vivere” che hanno contribuito a far assaggiare a tutti gli italiani.

Questi denari furono a suo tempo erogati non sulla base di leggi o di principi costituzionali acquisiti, come avviene per tutti i cittadini italiani, ma sulla base di regolamenti riservati interni, decisi in ovattate stanze, fra rappresentanti dei gruppi parlamentari, fin dagli anni cinquanta. Regolamenti interni, riservati, non votati in sedute ordinarie, hanno dato i soldi e non si capisce perchè gli stessi regolamenti interni non possano togliere. Sarebbe educativo se chi deve prendere decisioni politiche avesse assicurata non una posizione agevolata, ma una che rispecchiasse il livello di vita medio degli italiani: ne capirebbero le difficoltà e cercherebbero di aumentarlo. Economicamente non succederà molto, per il bilancio dello stato, ma riporterà una casta politica marziana sul pianeta terra.

 


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