Il leader della milizia filo-siriana delle forze di difesa nazionali (NDF) ha incontrato i consiglieri militari russi presenti in Siria per concordare le prossime mosse nella regione. Durante l’incontro, il comandante filo-siriano ha chiesto aiuto all’esercito russo nella lotta contro i militanti curdi delle forze di autodifesa popolare (YPG), una nota milizia che ha combattuto molto duramente contro l’ISIS ed è stata responsabile della presa di Raqqa, l’ex capitale degli estremisti. I curdi controllano la parte nord orientale del paese:
Il comandante delle milizie siriane avrebbe sottolineato la prontezza e la preparazione delle proprie truppe, ma , poi avrebbe richiesto l’appoggio dei corpi speciali russi, (SDO GRU e VKS ) per lo svolgimento di azioni congiunte contro i curdi. La cosa non ha entusiasmato, pare, particolarmente i russi, che dovrebbero costituire la punta di lancia con le truppe d’assalto e con l’aviazione, anche perchè i siriano avrebbero quell’abitudine che viene chiamata, in russo, “Divorzio arabo” e che fa si che i soldati di Mosca facciano il grosso del lavoro per poi lasciare il terreno ripulito ai siriano.
Ci sono però altri fattori che dovrebbero preoccupare i soldati russi:
- sicuramente fino al 2018 le forze speciali USA hanno collaborato con lo YPG, dove combattono molti volontari americani e non è detto che non siano ancora presenti. Qui vedete militari USA con i badge del YPG;
- Questa richiesta di attaccare alcuni fra i migliori alleati degli USA nella regione avviene proprio nel momento in cui appare vi sia un riavvicinamento fra Russia ed USA, e sarebbe un problema se qualche soldato o cittadino USA ci rimettesse la pelle a causa dei russi.
Speriamo che la fonte russa si sia sbagliata!!!
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