I prezzi del Petrolio sono in calo prima del Meeting OPEC

I prezzi del greggio hanno iniziato le contrattazioni con un calo oggi, in seguito al rapporto settimanale dell’Amministrazione dell’Energia degli Stati Uniti, che ha mostrato un notevole aumento delle scorte di benzina.

Al momento della scrittura, il Brent è scambiato a 72,61 dollari al barile e il West Texas Intermediate a 68,53 dollari al barile, entrambi in calo rispetto all’apertura.

Gli operatori petroliferi attendono anche la riunione di domenica dell’OPEC+, dove il gruppo dovrebbe annunciare un’ulteriore estensione dei tagli alla produzione. L’annuncio è probabilmente già stato preso in considerazione dai prezzi, per cui è improbabile che i prezzi cambino molto dopo la riunione.

“L’unica domanda è se si tratterà di una proroga di un mese, o di tre mesi, o anche di più. Questo darebbe al mercato del petrolio una certa direzione. D’altra parte, saremmo preoccupati di un calo dei prezzi del petrolio se non dovessero arrivare i rinvii”, ha detto a Reuters Suvro Sarkar, analista della DBS Bank di Singapore.

“Il greggio potrebbe aver già messo in conto un piccolo rinvio del tapering dell’OPEC+”, ha dichiarato a Bloomberg Vandana Hari di Vanda Insights. “Una decisione di procedere con l’aumento dal 1° gennaio o qualcosa di drastico come un rinvio indefinito” sorprenderebbe gli operatori.

Gli analisti delle materie prime di ING, Warren Patterson e Ewa Manthey, hanno rilevato le preoccupazioni sulla domanda di petrolio in un recente aggiornamento. “I prezzi del greggio continuano ad affrontare una forte resistenza intorno ai 75 dollari al barile a causa delle preoccupazioni sulla domanda. Qualsiasi aumento prematuro della produzione da parte del gruppo potrebbe spingere il mercato verso un eccesso di offerta più profondo”, hanno scritto mercoledì.

All’inizio dell’anno l’OPEC+ aveva annunciato l’intenzione di iniziare a riportare gradualmente l’offerta verso la fine dell’anno, se il prezzo fosse stato giusto. Poiché il prezzo non è stato giusto per mesi, il gruppo ha posticipato il ritorno dell’offerta. Alcuni hanno suggerito che i tetti di produzione potrebbero diventare a lungo termine a causa del rifiuto o dell’incapacità del mercato di rispondere alle limitazioni dell’offerta con prezzi più alti.