Economia
I paesi del Sahel iniziano ad usare Tattiche Brutali per liberarsi delle Compagnie minerarie occidentali
I paesi del Sahel passati sotto il governo di giunte militari stanno utilizzando metodi molto decisi, anche troppo, per liberarsi delle società minerarie occidentali o con accordi coi governi precedente
Le compagnie minerarie internazionali che operano nella regione africana del Sahel stanno affrontando pressioni crescenti e tattiche “terrificanti” da parte dei regimi militari che volgiono liberarsene.
Questi regimi, che cercano di affermare un maggiore controllo su risorse minerarie cruciali come l’oro e l’uranio, stanno ricorrendo a controversie legali, nazionalizzazioni e persino arresti per ottenere un effetto leva, come recentemente riportato dal Financial Times.
Sviluppi princpali nei paesi guidati dalle giunte militari
Come si stanno svolgendo queste tattiche in vari paesi dell’aerea?
- Mali: emesso un mandato di arresto per l’amministratore delegato di Barrick Gold Mark Bristow e arrestato l’amministratore delegato di Resolute Mining Terence Holohan. Di recente, le autorità hanno iniziato a sequestrare l’oro delle attività di Barrick, conservato nel sito minerario della società
- Niger: Il produttore nucleare statale francese Orano è stato privato dei diritti di estrazione di una delle più grandi riserve di uranio del mondo. Anche se alcune concessioni erano sotto sfruttate, comunque si è trattato di un vero e proprio esproprio
- Burkina Faso: Ha ritirato la licenza di esplorazione della società australiana Sarama Resources, altra società specializzata nell’attività mineraria aurifera, dando la partenza a un complesso.
Le motivazioni dei governi militari
Perché i governi militari del Sahel hanno interrotto, molto bruscamente o quasi violentemente, gli accordi che erano alla base dello sfruttamento menierario che magair duravano da decenni, alcuni ancor con un certo profitto.
Le questioni sono più complesse di quanto non appaia:
- Affermare la sovranità nazionale: I regimi, dopo aver rovesciato i governi precedenti, ritengono che i contratti minerari del passato favoriscano ingiustamente le compagnie internazionali e comunque li considerano conclusi da entità corrotte. Se ho rovesciato un governo civili perché corrotto, non posso mantenerne in vita i prodotti, perché sarebbe un’ammissione di connivenza.
- Garantire maggiori benefici economici: i nuovi governo chiedono tasse più alte, quote di proprietà maggiori e rinegoziano gli accordi esistenti. Cancellare gli accordi è anche un modo per fare cassa.
- Riallineamento geopolitico: Questi Paesi si stanno allontanando dalla dipendenza dalle potenze occidentali (come la Francia) e stanno stringendo legami più stretti con la Russia e la Cina, Si tratta anche di un modo plastico per mostrare la rottura con le potenze che, un tempo alleate, non lo sono più.
Impatto sulle società minerarie
Ovviamente un’operazione del genere non è senza conseguenze economiche. Se io cancello dei contratti dalla sera alla mattina, arresto dirigenti industriali, sequestro beni, avrò comunque meno società disposte a fisdarsi di questi governi.
Vi èquindi un aumento dei rischi, e quindi dei costi, un po’ per tutti: le soeictà devono investire di più in sicurezza e hanno un rischio operativo superiore, ma i governi perdono di affidabilità e di credibilità. Perché nulla assicura che quello che è successo in passato non si verifichi ancora in futuro, magari contro società di altri paesi. Se si rompono i principi, questi non vangono più per nessuno.
Comunque le società cacciate subiscono anche un forte danno reputazionale perché spesso si scopre che, effettivvamente, non erano quegli esempi di correttezza e trasparenza che potevano apparire precedentemente. Se si sollevano i tappeti, traspare tutto lo sporco nascosto.
Risposte delle società minerarie
Le società occidentali hanno due vie per cercare di affrontare il problema:
- Negoziazione e adattamento: alcune società, come B2Gold e Allied Gold, stanno cercando di negoziare accordi con i nuovi regimi, cedendo su punti a loro cari, aumentando le aree sfruttate, e pagando royalties migliori. Alla fine non è la prima volta che una società si adatta a un nuovo regime.
- Azioni legali: Aziende come Barrick e Orano stanno portando avanti procedimenti legali e arbitrali per proteggere i propri interessi. Sono procedimenti lunghi, ma possono dare diritto a sequestri di beni degli stati che hanno viola t gli accordi anche il nazioni terze o presso istituzioni internazionali.
Le azioni dei regimi militari nel Sahel stanno creando un ambiente volatile e imprevedibile per le compagnie minerarie internazionali. Man mano che questi regimi consolidano il potere e cercano di rimodellare il settore minerario, le aziende dovranno affrontare queste sfide con attenzione, bilanciando i loro interessi economici con le realtà politiche in evoluzione sul campo.
Alcuni operatori, strettamente legati con poteri internazionali visti come perdenti, come, ad esempio, la Francia, non potranno più tornare in questi paesi e per lungo tempo. Non è un caso che Orano si sia trasferita per l’attività d’estrazione I p in Mongolia.
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