Attualità
I laureati emigrano? Embè? Che le aziende italiane assumano gli immigrati a 900 euro al mese, quelli italiani ne vanno a prendere il doppio+ all’estero
A fronte della pubblicazione dei rapporto annuale ISTAT, ecco puntuale l’ennesima farneticazione della stampa mainstream italiana, che ri-inizia a lamentarsi dell’emigrazione di cittadini “pregiati” dal Belpaese (come tutti gli anni di questi tempi). Il motivo? Iniziano a sentire puzza di bruciato (o anche di sterco se volete): a forza di fare in modo che gli italiani con potenziale se ne vadano all’estero, chi pagherà le laute pensioni ad esempio della casta (e tra la varie caste, si ricordi che chi percepisce le pensioni di gran lunga più elevate sono i magistrati, al 2014 ca. 10 mila euro al mese su 12 mesi, poi i dati hanno smesso di pubblicarli dopo che li avevamo messi in dovuta evidenza, …)?
Dunque ecco perchè qualcuno inizia a piagnucolare.
Appunto, bisognerebbe chiedersi perchè i giovani e/o laureati se ne vanno: scusate, ma perchè un neo-ingegnere ad esempio deve prendere circa 900-1200 euro al mese in Italia quando andando all’estero ne può prendere il doppio o il triplo? A fronte di un costo della vita italiano altissimo. Domandatevelo! E domandatelo anche alle aziende italiane che sponsorizzano l’arrivo degli immigrati: questi vanno bene per i lavori ripetitivi e di basso rango, ma il valore aggiunto, dicesi anche il genio italiano, è difficile importarlo dall’Africa.
Forse bisognerebbe chiedersi perchè i giovani preparati emigrano: magari perchè in Italia sentono che non c’è futuro? Forse perchè le tasse schiacciano la libera imprenditoria e tolgono opportunità? Forse perchè tutti temono di doversi confrontare con la giustizia italiana, universalmente riconosciuta come uno dei principali deterrenti per i potenziali investitori internazionali? Va ancora a finire che, a seguire di questo passo, la colpa è dei giovani “ingrati” che rinunciano al sole ed ad uno stipendio da fame preferendo coltivare il sogno di farcela all’estero. In Italia l’ascensore sociale si è rotto e la causa è l’assenza di posizioni di rilievo. Se si continuano a vendere aziende italiane, a delocalizzare ecc. cosa volete che succeda? Ad un dirigente italiano ne seguirà uno tedesco o francese (chiedere in Edison o in Uncredit o in Generali). E addio alla speranza per i giovani italiani che stanno sotto. Dunque, persa per persa, almeno chi è capace ci prova e se ne va, gli stipendi all’estero sono più alti ed in ogni caso si fa una bella esperienza. Punto.
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Il futuro sarà non tanto far tornare i giovani o i manager che sono andati all’estero, no. Prima bisogna fare tornare le aziende in Italia, quelle che spaventate da situazioni insostenibili hanno deciso di abbandonare il Paese, almeno amministrativamente/fiscalmente. Un esempio? FCA, Ferrari, Lottomatica, Ferrero, praticamente tutto il comparto del lusso…. Lista infinita. Poi con i meccanismi delle royalties e dei transfer prices si permette di spostare utili mettendo la sede guarda caso nel paesi come il Lussemburgo, il cui principale politico è capo della commissione EU, che accoglie le aziende italiane facendo pagare tassazioni irrilevanti. Dunque, l’Italia sta diventando un luogo di produzione a costo. E dunque gli utili vanno invece all’estero (sappiate che su impulso EU, oggi i transfer prices abusivi non sono più penali in Italia, la sanzione carceraria è stata tolta dal governo Gentiloni, guarda caso). In tale contesto come si fa dunque a pagare bene, che so, un ingegnere in Italia? Appunto, non lo si paga e si risparmia. Mi diceva un mio amico giovincello che lavorava come ingegnere in una famosa casa automobilistica italiana “”di velocità” famosa in tutto il mondo: i turni erano massacranti, senza permessi o quasi, bisognava fare straordinari non pagati (si dice forfettizzati), lavorare fino a tardi, senza la possibilità di farsi una famiglia, il tutto per la modica paga di 1500 euro mensili…. Morale, se ne è andato all’estero e ne prende più del doppio. Pensate davvero che i giovani siano stupidi? Macchè! Gli stupidi sono quelli che fan finta di non capire cosa sta succedendo….
I dati dell’ISTAT ci evidenziano poi qualcosa di molto interessante, a supporto delle tesi di cui sopra: anche le famiglie con padre e madre stranieri che arrivano in Italia smettono poi di fare figli! Secondo voi perchè? Semplice – encore – perchè non se lo possono permettere. Anche se fai arrivare che so un congolese o un nigeriano in Italia, gli dai un lavoro a 800 euro al mese, gli dai un appartamento con relativi costi di affitto, assicurazione, cibo da comprare, tasse varie ecc., non ci impiega molto a capire che non arriva a fine mese. Dunque, prima di andarsene anche lui – visto che gli immigrati che l’EU fa arrivare in Italia spessissimo non hanno il permesso di espatriare fuori dall’Italia – che fa? Smette di fare figli.
Appunto.
Serve un cambio di paradigma cari miei. E mai come oggi l’aspetto sociale – permettere alle gente di fare famiglia e di consumare – va di pari passo con l’aspetto economico – creare valore -. E per creare valore che ci vuole? Le aziende (vedasi il nostro LINK, articolo sotto).
Dunque il primo passo di un governo sano è di fare tornare le aziende che sono scappate all’estero negli scorsi anni in Italia. Anche imponendo la stessa tassazione che oggi pagano nei paesi che li hanno accolti (per un periodo limitato, diciamo 5-10 anni, in attesa di un riordino generale delle imposizioni fiscali). Anche pagando solo il 5-7% degli utili come fanno in Lussemburgo, dove vive Juncker, ha fatto ponti d’oro affinchè le aziende italiane si stabilissero nel “suo” Granducato. Credetemi, è meglio prendere il 5% di tasse che un calcio nel sedere. Anche perchè se le aziende tornano comunque l’indotto aumenta, gli affitti, l’economia del luogo dove si stabiliscono. E la disoccupazione scende, dunque i vostri giovani vengono assunti, gli si dà una possibilità di crescita ovvero si aumenta l’ottimismo ed anche i salari salgono. E facendo salire il PIL si abbassa il rapporto debito/PIL. Bingo.
I criminali burocrati europei hanno cercato di convincerci per 6 anni, con la complicità della sinistra italiana, che bisognava fare il contrario. Adesso basta.
Per attuare questo programma il governo Lega+M5S è necessario, per la sopravvivenza del Paese. Il resto verrà di conseguenza, anche far restare le nuove generazioni di italiani in Italia.
MD
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