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I FRANCESI ARRABBIATI TAGLIANO LA LUCE ALLA BANCA CENTRALE

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In Francia, quasi completamente ignorati dai mass media italiani, sono ora i 15  giorni che si tengono scioperi e manifestazioni in quasi tutti i settori dei servizi pubblici e del settore privato, il tutto contro la riforma fiscale voluta da Macron. Nonostante i divieti specifici di legge i lavoratori del settore energetico hanno tagliato la fornitura elettrica a 150 mila utenze nell’area parigina, fra cui perfino la Banque de France, la banca centrale francese.

I tagli energetici sono solo l’ultimo passaggio di una serie di manifestazioni che han visto più di mezzo milione di francesi in piazza affinché il presidente Macron faccia marcia indietro.

Il leader della CGT, la CGIL francese, Philippe Martinez ha affermato che non è una misura estrema, ma necessaria, per piegare Macron, dicendo:

“io capisco la rabbia di questi lavoratori,. Sono dei tagli mirati per far capire che sputando sui servizi pubblici si può rendere i lavoratori arrabbiati” “possiamo pure ampliare questi tipi di proteste”

I tagli all’energia elettrica sono un classica forma di protesta francese. Macron voleva cambiare il sistema classico di calcolo della pensione, basato sugli ultimi 25 anni contributivi, ad un sistema à punti che avrebbe penalizzato sia i lavoratori di certi settori tutelati sia le carriere lavorative discontinue. Macron non vuole cedere, nonostante l’opposizione popolare. Vedremo chi l’avrà vinta.


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