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I conflitti di interesse di Ferragnez e di Zan. Quando l’organo più importante è il portafoglio

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Secondo l’ultima inchiesta del giornale “L’Espresso” il marito di Chiara Ferragni intratterrebbe difatti rapporti “particolari” con il sistema bancario ed assicurativo. Questi rapporti sarebbero tanto stretti che, contrattualmeente, Fedez si sarebbe imposto di non parlare mai di banche ed assicurazioni.  E’ ciò che emerge nell’inchiesta di Vittorio Malagutti e Carlo Tecce, secondo cui il rapper per affari stavolta avrebbe accettato la censura: il gruppo Be, che lo finanzia, gli avrebbe imposto di non rilasciare dichiarazioni “che cagionino un danno alla società“, pena la fine immediata dell’allenanza. 

“Non facciamo del moralismo“, specifica Carlo Tecce, “Fedez ovviamente può fare quello che vuole“, ma di certo dopo l’articolo che uscirà anche in edizione cartacea, la figura del cavaliere senza macchia e senza paura della Festa dei Lavoratori verrà percepita in maniera differente. Tutto ciò senza parlare dei particolari del sistema “Doom”, casa discografica amministrata dalla madre del rapper nella quale pare vengano ingaggiati tutti gli artisti “reclutati” dallo stesso Fedez.

Inoltre la moglie , Chiara Ferragni, ha annunciato la collaborazione con alcune case di moda quotate in borsa i cui titoli, in modo bizzarro, avrebbero visto dei flussi di acquisto proprio appena prima l’annuncio dell’accordo.  d

Nell discussione con Carlo Tecce a “Lavori in corso” poi trapelano anche gli affari del deputato Zan come organizzatore di eventi nel Veneto.

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