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I caccia cinesi J-10 arrivano in Egitto, in un cambiamento strategico militare nel Medio Oriente

L’Egitto dovrebbe aver ricevuto i primi caccia cinesi J-10C Vigourous Dragon in sostituzione deli F-16 americani. Come la prenderanno gli USA?

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L’aeronautica militare egiziana dovrebbe aver appena ricevuto il primo lotto di caccia J-10CE di fabbricazione cinese, ora equipaggiati con missili aria-aria avanzati in grado di colpire bersagli oltre il raggio visivo.

Questa rivelazione arriva per gentile concessione di Húrin, che ha condiviso sul suo profilo X una foto che mostra due J-10CE in azione.

L’anno scorso lo stesso analista aveva accennato al potenziale acquisto del J-10CE da parte dell’Egitto, facendo riferimento a una foto di una mostra della difesa cinese. In quell’occasione, la Cina aveva mostrato un J-10CE completamente operativo progettato per l’esportazione, scatenando speculazioni sulla sua disponibilità per acquirenti stranieri come l’Egitto.

J-10 in mostra

La decisione dell’Egitto di acquistare i caccia cinesi J-10CE segna un cambiamento significativo nella sua strategia di approvvigionamento militare, riflettendo una più ampia tendenza a diversificare le partnership di difesa dai tradizionali fornitori occidentali, in particolare gli Stati Uniti.

Le notizie indicano che il 19 agosto 2024 l’Egitto ha firmato un accordo con la Cina per l’acquisto di questi avanzati caccia multiruolo di quarta generazione, noti come “Vigorous Dragon”, per sostituire la sua vetusta flotta di F-16 Fighting Falcons di fabbricazione americana.

Questa mossa posiziona l’Egitto come secondo cliente internazionale per il J-10C, dopo il Pakistan, e sottolinea i crescenti legami militari del Cairo con Pechino, soprattutto dopo che l’Egitto ha aderito al blocco BRICS guidato dalla Cina all’inizio dell’anno.

L’accordo, che non è stato confermato ufficialmente né dall’Egitto né dalla Cina, è emerso dopo che il J-10C è stato esposto in primo piano al primo Egypt International Air Show del settembre 2024, dove ha effettuato la sua prima dimostrazione in Africa.

Il motivo per tanta riservatezza è semplice: Gli USA finanziano potentemente l’Egitto, con 1,43 miliardi di dollari nel 2023 e 1,44 nel 2024. L’assistenza finanziaria è stata confermata, una delle poche eccezioni, anche da Trump dopo il blocco di USAID. Come la prenderà il neopresisente quando vedrà che i suoi soldi sono spesi in tecnologia.

Che caccia è il J-10C

Il J-10C, sviluppato dalla Chengdu Aircraft Industry Corporation, è dotato di caratteristiche avanzate come un radar attivo a scansione elettronica, un’avionica moderna e la capacità di trasportare armi aria-aria e aria-terra, tra cui i missili PL-10 e PL-15.

Il suo design, caratterizzato da un’ala a delta, è in grado di fornire un’ampia gamma di informazioni.

Il suo design, caratterizzato da un’ala a delta e da una configurazione canard, migliora la manovrabilità e la portanza, rendendolo un’alternativa competitiva ai caccia occidentali come l’F-16. Gli analisti notano che il J-10C offre capacità di combattimento superiori a un costo inferiore, con prezzi unitari stimati tra i 40 e i 50 milioni di dollari, rispetto ai 65-70 milioni di dollari delle più recenti varianti dell’F-16.

La decisione dell’Egitto di optare per i jet cinesi è arrivata dopo aver rifiutato le offerte degli Stati Uniti per l’aggiornamento dei suoi F-16 allo standard F-16V e della Russia per i caccia MiG-29, riflettendo la frustrazione per le restrizioni e i costi elevati associati ai fornitori occidentali.

Le dinamiche geopolitiche giocano un ruolo fondamentale nel passaggio dell’Egitto alla Cina. Il Cairo si è a lungo affidato agli aiuti e alle attrezzature militari americane, gestendo una delle più grandi flotte di F-16 a livello globale, ma questi velivoli sono dotati di una tecnologia obsoleta e non dispongono di missili avanzati oltre il raggio visivo a causa delle restrizioni statunitensi, in parte influenzate dall’alleanza con Israele. La Cina, invece, impone meno vincoli politici sulla vendita di armi, garantendo all’Egitto una maggiore flessibilità operativa.

L’acquisizione si allinea alla più ampia strategia egiziana di modernizzazione delle forze aeree e di riduzione della dipendenza dai sistemi occidentali, una tendenza evidente anche negli acquisti dei jet francesi Rafale e dei MiG-29 russi. Tuttavia, l’integrazione dei velivoli cinesi nella variegata flotta egiziana, che comprende piattaforme americane, francesi e russe, pone delle sfide logistiche, come la manutenzione e l’addestramento.

Caccia Rafale in servizio con l’Egitto

La crescente relazione dell’Egitto con la Cina va oltre l’hardware militare, come dimostrano l’adesione ai BRICS e i crescenti legami economici. L’accordo con il J-10C è visto come parte di un allineamento strategico con Pechino, che offre non solo soluzioni militari economicamente vantaggiose, ma anche meno vincoli politici rispetto ai partner occidentali.

Secondo alcuni analisti, la decisione dell’Egitto potrebbe anche essere una risposta alle tensioni regionali, tra cui le preoccupazioni per le operazioni militari israeliane a Gaza e la necessità di mantenere una capacità di deterrenza credibile.

Sebbene il numero esatto di jet J-10C che l’Egitto intende acquistare non sia stato reso noto, i rapporti suggeriscono un interesse iniziale per una dozzina di unità, con la possibilità di ulteriori ordini a seconda delle prestazioni e del successo dell’integrazione.

Ora bisogna vedere se queste immagini, soprattutto quando verranno confermate da diverse fonti, produrranno una reazione da parte degli USA. Trump appare molto interessato nel contenere l’espasionismo, commerciale e realzionale della Cina e l’Egitto ha bisogno degli USA. La Cina è molto più parca negli aiuti finanziari. Trump deciderà di tagliare il flusso di denaro verso il Cairo, o lo condizionerà a un cambiamento di posizione?


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