Economia
I 7 fattori che possono spingere l’Economia italiana nel 2015, e le 5 incognite
E’ noto che l’Italia e’ in crisi strutturale da vari anni, e che le previsioni di ripresa vengono costantemente smentite dai fatti. L’Italia per ragioni strutturali che abbiamo spiegato svariate volte, ha un andamento della variazione annua del PIL piu’ basso della media europea tra l’1,0% e l’1,5% ormai da svariati anni.
Vi sono pero’ alcuni fattori che potrebbero incidere sull’andamento economico nel 2015.
I 7 fattori che possono spingere l’Economia italiana nel 2015
1) Il Boom produttivo nello stabilimento di Melfi legato al lancio della Jeep Renegade e della Fiat 500X. La FIAT ha investito pesantemente e sta assumendo 1500 persone, perche’ gli ordinativi di questi nuovi modelli vanno oltre le previsioni. La produzione sta andando a Regime, e nello stabilimento Lucano nel 2015 verranno sfornate 250-300.000 vetture, di fascia di prezzo media (20-30.000 euro), destinate all’80% all’esportazione. In pratica nel 2015 la produzione di auto in Italia passera’ da circa 400.000 auto nel 2014, a circa 600-650.000 nel 2015, con un fatturato aggiuntivo verosimilmente di circa 4-6 miliardi, ed un maggiore export per 3-5 miliardi. Questo fattore potrebbe dare un contributo alla crescita del PIL nel 2015 per un +0,2%.
2) Il Crollo del Prezzo del Petrolio, certamente ridurra’ il valore nominale delle importazioni. Ovviamente ne risentira’ negativamente anche l’export verso i paesi OPEC, ma alla fine il bilancio dovrebbe essere favorevole per la Bilancia Commerciale.
3) La recente Rivalutazione del Franco Svizzero sull’Euro, dovrebbe aiutare l’economia Italiana. La Svizzera rappresenta circa il 5% dell’Export dell’Italia (addirittura il 7% di quello della Lombardia), contro un’incidenza del 3,5% per la Germania ed il 2,5% per la Francia. Verosimilmente cio’ si tradurra’ in un ampliamento del saldo positivo della nostra bilancia commerciale bilaterale con la Svizzera, per 2-4 miliardi, con un contributo alla crescita del PIL nel 2015 per un +0,1/0,2%. Particolarmente beneficiata l’economia della Lombardia.
4) La forte svalutazione dell’Euro sul Dollaro, potrebbe aiutare la bilancia commerciale in particolare coi paesi agganciati al Dollaro, visto che rendera’ meno convenienti le importazioni da tali aree e favorira’ le esportazioni.
5) L’Expo di Milano, evento unico ed eccezionale, avra’ certamente impatti sull’economia, visto il forte afflusso di visitatori (specie dalla Cina) previsto, e visti gli investimenti connessi all’evento. Particolarmente beneficiata sara’ l’economia dell’area Milanese.
6) Il Quantitative Easing della BCE, dovrebbe arrivare a breve, comprimendo ulteriormente i Tassi e quindi favorendo il credito e le quotazioni di Borsa. Ovviamente la misura avra’ effetti espansivi sull’economia.
7) Il Buon andamento dell’Economia USA, dovrebbe continuare vigoroso anche nel 2015, trainando anche le asfittiche economie europee, tra le quali l’Italia.
Le 5 incognite che possono frenare l’Economia italiana nel 2015
1) Crisi e Sanzioni con la Russia. Questo fattore ha avuto un’incidenza gia’ nel 2014, almeno per un -0,1/-0,2% sul PIL dell’Italia. Ovviamente il prolungarsi e/o aggravarsi della crisi o un’escalation militare o delle sanzioni, potrebbe colpire l’economia italiana ed europea.
2) Elezioni in Grecia e Grexit. Questo fattore sta gia’ oggi perturbando i mercati in questo inizio 2015. In caso di vittoria (probabile) di Tsipras, e di mancato accordo con la Commissione europea, potrebbero scatenarsi tensioni specie sui mercati dei paesi periferici per una potenziale crisi che metta a rischio la tenuta sistemica dell’eurozona
3) Crisi dell’Eurozona. Vale quanto visto al punto 2). Occasioni di possibili “micce” di tensione ce ne saranno diverse, dalle elezioni Spagnole a quelle Britanniche, a possibili ribaltamenti bancari.
4) Esplosione della Bolla di Wall Street. Wall Street sconta valori record. Il 2015 potrebbe essere l’anno della grande correzione, con impatti indiretti non trascurabili sulla crescita economica occidentale.
5) Aumento dei Tassi negli USA. Questo fattore sta gia’ incidendo, visto che l’aspettativa di un prossimo aumento dei Tassi negli Stati Uniti, ed il simultaneo annuncio di QE in Europa, spingono il Dollaro ad apprezzarsi sull’euro. Ovviamente, se la FED passasse ai fatti, prima o poi l’Europa dovrebbe seguire, e diventerebbero piu’ onerosi gli enormi Debiti pubblici e privati nell’occidente.
GPG
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