Cultura
Houston, qui Apollo 13, abbiamo un Problema: l’Italia ha perso sulla UE in 17 anni il 18% di PIL ed il 32% di Produzione Industriale. Gli Scenari.
Ho elaborato questo Grafico dell’andamento di PIL e PRODUZIONE INDUSTRIALE dell’Italia rispetto alla media dell’Unione Europea (tenuta = 100 dal 1995 al 2012): come vedete per l’Italia e’ un’apocalisse, avendo perso il 18% del PIL ed il 32% di Produzione Industriale sulla media Europea.
Qualche considerazione:
Domanda Numero 1 – QUESTE TENDENZE CONTINUERANNO IN FUTURO?
Non credo ci voglia un genio dell’economia a capire che verosimilmente continueranno.
Domanda Numero 2 – L’ITALIA NEI 3 DECENNI PRECEDENTI AVEVA PIL E PRODUZIONE CON CRESCITE MIGLIORI O PARI ALLA MEDIA EUROPEA; IN CHE COSA DIFFERIVA L’ITALIA DAL 1985 AL 1995 DA QUELLA SUCCESSIVA?
L’Italia di quel periodo era peggiore della media dell’Europa esattamente come oggi in tanti parametri: qualita’ dei Politici, corruzione, minori infrastrutture, minori spese per la ricerca e lo sviluppo, debito pubblico (e relativo differenziale con la media Europea), elevato livello di spesa pubblica inefficiente.
In quegli anni i dati di inflazione e deficit pubblico e relativi differenziali con la media europea erano anche peggiori di oggi.
Domanda Numero 3 – PERCHE’ L’ITALIA HA AVUTO QUESTO CROLLO DI PIL E PRODUZIONE INDUSTRIALE?
Semplice: perche’ e’ entrata in un sistema di Cambi Fissi (e poi nell’Euro) e non ha saputo addattarsi a questa situazione (a dire il vero non ha neanche provato a fare tutte quelle riforme necessarie ad adeguare il proprio sistema economico ad una competizione a cambi fissi).
Domanda Numero 4 – PUO’ L’ITALIA FAR RIPARTIRE IN TEMPI BREVI IL PIL E LA PRODUZIONE INDUSTRIALE?
SI. Uscendo dall’EURO.
Domanda Numero 5 – VISTO CHE DIFFICILMENTE CI CONSENTIRANNO DI USCIRE DALL’EURO, PUO’ L’ITALIA FAR RIPARTIRE IL PIL E LA PRODUZIONE INDUSTRIALE?
NON NEL BREVE E MEDIO PERIODO (qui le tendenze sono segnate, perche’ consequenziali all’inerzia dei processi).
NEL LUNGO PERDIO e’ possibile invertire le tendenze, unicamente realizzando importanti Riforme che consentano all’Italia di tenere sotto controllo il Costo del Lavoro per unita’ di Prodotto (riforme del Lavoro, risanamento finanze pubbliche, adozione politiche deflattive, sistemazione burocrazia e giustizia, etc).
La Premessa e’ passare da un sistema basato su Micro-Imprese ad Imprese di dimensione maggiore, ed una ristrutturazione di questo tipo richiede svariati anni di duro ed efficace lavoro. C’e’ da dire, comunque, che anche iniziando poderosi e dolorosi processi di riforma, nel breve e nel medio periodo, l’Italia e’ destinata comunque al declino (per un fenomeno inerziale), con una probabilita’ non irrilevante di collasso economico e finanziario del paese.
GPG Imperatrice
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