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Guaidò Vs Maduro: chi sta per vincere in Venezuela?

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Dopo alcuni giorni dall’autoproclamazione presidenziale di Juan Guaidò a Presidente ad interim del Venezuela , mentre Maduro ancora rifiuta di lasciare il posto, le cose nella valle dell’Orinoco sono ancora confuse, ma pian pano si stanno allineando.

Prima di tutto sul lato internazionale ormai i blocchi sono decisi:

PRO GUAIDO’: USA, Centro e Sud America , con eccezioni, Regno Unito , sei paesi europei, fra cui la Spagna è il più rilevante nello scacchiere, ma ci sono anche Francia e Germania.

PRO MADURO: Cina , Russia, Turchia, Bolivia, Cuba, Messico, Grecia.

“Pesci nel Barile”: Vaticano, Italia (l M5S è diviso).

Ora Madura ha ancora dalla sua parte l’apparato interno di Polizia e di Giustizia per ora, mentre or Guaidò ha accesso alle risorse finanziarie venezuelane in Nord America, ha l’appoggio dei giudici esiliati, e dell’importante attachè militare a Washington, il colonnello Jose Luis Silva, il primo ufficiale a riconoscere Guaidò, anche perchè tranquillo negli USA.

La partita si gioca tutta sull’esercito: se l’autoproclamato presidente riuscirà ad averne la fedeltà, allora avrà gioco facile, e per Maduro ed il socialismo bolivariano, si tratterà solo di definire la modalità d uscita. Se invece l’esercito rimarrà fedele a Maduro la partita si farà più lunga.

In questo momento Maduro conta soprattutto sugli apparati di giustizia e di sicurezza interni, ma presto Guaidò potrà avere accesso alle risorse finanziarie esterne. Inoltre l’autoproclamato presidente può contare sull’appoggio dell’enorme comunità di espatriati, diverse centinaia di migliaia nella sola Colobia dove, se necessario, potrà armare un piccolo esercito.

In questo momento i seguaci di Guaidò stanno distribuendo la legge di amnistia proposta a tutti i funzionari ed ai soldati.  Da notizie di stampa mentre alcuni reparti accettano i volantini, altri li bruciano

 

A questo punto però gli USA non potranno tirarsi indietro da una normalizzazione del paese, anche perchè , prima di dedicarsi eventualmente ad altri quadranti devono mettere ordine nel proprio cortile. Il petrolio pesante Venezuelano è poi complementare al “Light and sweet” texano, e lo sfrutamente do questa risorsa non può che passare da una soluzione comune. Il problema è solo il tempo e la modalità di uscita di Maduro.

 

 


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