Attualità
GRECIA: IL TERZO BAIL OUT E’ ANCORA BLOCCATO, L’EUROGRUPPO VUOLE LE FAMIGLIE GRECHE PER STRADA.
La pantomima greca non è terminata, ed il terzo bail out di 86 miliardi non è ancora partito. Il presidente dell’Eurogruppo, Dijsselbloem, ha messo in luce i principali problemi ancora presenti nelle trattative con Atene ed ancora non ha liberato la prima tranche di due miliardi, necessaria per le esauste casse di Atene.
Ricordiamo che la Grecia, con un rapporto debito/pil che sfiora il 180%, , dovrebbe anche riuscire ad ottenre un avanzo primario del 3,5% innalzare età pensionabile, tagliare spese sociali, innalzare le tasse etc etc, Tutte cose risultanti dall’accordo del 12 luglio, quello firmato d Tsipras e rifiutato da Varoufakis.
Pare che comunque tutto questo non sia sufficiente e che l’Eurogruppo di aspetti molto di più. Come notato da Francesco Di Palo su “Il fatto” e da tutti i giornali greci ora il problema sono gli aiuti che il governo greco vorrebbe dare alle famiglie greche che non riescono a pagare i propri debiti, soprattutto mutui ipotecari. La crisi greca ha portato i NPL, Non Perfoming Loans, debiti in sofferenza , all’incredibile valore del 34,3% del totale. Per fare un esempio l’Italia ha il 17,3% di NPL (e sono già tantissimi), la Danimarca il 4,5%, gli USA il 2%, per cui si tratta di un valore comparabile con nazioni in guerra come la Siria o l’Iraq.
Questi debiti sono debiti delle famiglie, della gente comune, che rischia di perdere la casa. il governo desiderava aiutare queste famiglie in difficoltà, lasciando più tempo (26 giorni) a chi era in ritardo con le rate per rientrare e quindi rateizzando l’eventuale debito scaduto e sofferente in 100 rate. Purtroppo queste condizioni di favore, che salverebbero il 50% delle famiglie, non va bene all’Eurogruppo ed agli altri creditori, che sarebbero disposti a misure in grado di aiutare solo il 20% dei debitori morosi. Ora queste cifre a noi paiono numeri, ma si tratta di famiglie, di persone, di gente vera che rischia di trovarsi in mezzo ad una strada, ma questo non interessa Bruxelles. Tra l’altro la rateizzazione delle sofferenze sarebbe una misura anche economicamente intelligente: quali potrebbero essere gli effetti di un mercato immobiliare improvvisamente invaso dalle vendite all’incanto, se non la caduta verticale dei valori, la distruzione della ricchezza e la festa degli sciacalli e degli speculatori.
Non si tratta di misure economiche di particolare raffinatezza, ma solo di un poco di buon senso e di umanità, ma parliamo dell’Eurogruppo, un’assise diretta, come sappiamo, da un perito agrario olandese, per cui non c’è da aspettarsi nè flessibilità, nè umanità, nè particolare acume economico . Se i greci vorranno ottenere questi soldi per ricapitalizzare le loro banche, dovranno pagarli con sangue e sofferenze.
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