Grande manifestazione degli agricoltori tedeschi a Berlino. La risposta del governo è un mix di disprezzo e tasse

Grande manifestazione oggi a Berlino che ha visto più di 10 mila agricoltori presenti con almeno sei mila mezzi agricoli che hanno bloccato la città, ma hanno anche mostrato l’esasperazione del mondo agricolo che vede il governo semaforo come disinteressato ai suoi problemi se non addirittura nemico. La colonna di trattori è stata impressionante e ha avuto il supporto popolare durante il viaggio e la manifestazione

La politica era presente, ma ha dimostrato ancora di non riuscire a capire i motivi  della protesta e quello che veramente vogliono gli imprenditori agricoli. Il loro presidente ha chiesto l’immediata cancellazione degli aumenti delle tasse sul gasolio agricolo. La risposte sono state:

• il ministro dell’agricoltura, il verde Cem Özdemir , appoggiato anche da diversi politici liberali, ha proposto la “Tassa del centesimo per il benessere degli animali”, cioè una tassa in più sui prodotti di origine animale per finanziare il benessere animale. Comunque una tassa che verrà a penalizzare le produzioni agricole tedesche a favore dei prodotti importati e che imporrà ulteriori obblighi agli agricoltori. Proprio quello che loro non vogliono, ma che cosa ne capiscono i politici;
• il ministro delle finanze, il liberal-austero Lindner, ha detto chiaramente che l’aumento delle imposte sul gasolio agricolo non verrà cancellato, ma che si è “Guadagnato tempo”. Per cosa non si sa, al di la di parole generiche come “Abbassiamo gli oneri per le aziende”, anche se specificando che non si può avere un impatto sulle casse statali e andando in controtendenza rispetto a quello che la sua maggioranza vuole, cioè più tasse.

Alla fine proprio i discorsi dei politici presenti, fischiatissimi, spiegano come mai tre imprenditori su quattro in Germania abbiano un parere negativo sul governo semaforo. Alla il mix socialdemocratico, verde e liberale si è rivelato solo un cumulo di austerità, demagogia e potenza burocratica. Se l’economia tedesca è il crisi, un motivo c’è.

Sabato 20 gennaio comunque è stata già convocata una nuova manifestazione. Se il governo pensa di cavarsela con un po’ di parole si sbaglia di grosso.