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Difesa

GPS, Comunicazione e intelligence: le tre priorità della Space Force USA

Poco si sa della Space Force USA: quali sono le sue priorità di spesa ? ISR, GPS sicuro e comunicazioni satellitari ampie e non intercettabili. Però c’è una parte di cui si sa proprio poco

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Come tutte le forze armate anche la Space Force USA è scesa in campo per ottenere più fondi  e le priorità di finanziamento su cui punta la forza spaziale sono: 

  • le alternative al GPS,
  • le comunicazioni satellitari (SATCOM) più affidabili e sicure
  • una migliore intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) per supportare i combattenti sul campo di battaglia,

Citando le crescenti minacce provenienti da Cina e Russia, il generale Michael Guetlein, resposnabile della forza,  ha dichiarato mercoledì alla conferenza Defense News che il servizio ha bisogno di un afflusso di denaro sia per migliorare i tradizionali servizi di supporto spaziale ai comandanti combattenti, sia per rafforzare le capacità offensive e difensive per affrontare i sistemi spaziali avversari.

“Abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per soddisfare la crescente domanda di capacità”, ha dichiarato. “Con il 3% del bilancio del Dipartimento della Difesa, la Forza Spaziale vale ogni centesimo. Offre un’enorme proposta di valore per la nazione. Ogni dollaro investito porta ritorni asimmetrici, mentre ogni taglio rischia perdite asimmetriche, dati i continui progressi dei concorrenti, il bilancio della Forza Spaziale ha bisogno di più risorse, non di meno, per fare il nostro lavoro”.

Guetlein ha notato che il Segretario dell’Aeronautica Frank Kendall ha recentemente affermato (in un’intervista a Defense News) che la Forza Spaziale ha bisogno di “raddoppiare o triplicare nel tempo” il suo attuale budget annuale di circa 30 miliardi di dollari per finanziare adeguatamente le missioni assegnate.

La dichiarazione di Kendall ha fatto eco a una valutazione di maggio degli analisti veterani del bilancio spaziale Todd Harrison dell’American Enterprise Institute e Mike Tierney, capo degli affari legislativi della National Security Space Association (NSSA), secondo cui la Space Force ha “gli occhi più grandi dello stomaco”, cioè capacità superiori agli stanziamenti. Gli esperti hanno sottolineato che il piano di bilancio quinquennale del servizio per l’anno fiscale 25, essenzialmente una linea piatta, non riesce a sostenere pienamente tutti i nuovi programmi di acquisizione in fase di lancio.

Sostenere tutte le forze

Guetlein ha affermato che per garantire che “le capacità spaziali siano presenti quando le forze militari ne hanno bisogno”, il servizio deve investire sia in un maggior numero di SATCOM che in “SATCOM più resilienti” per garantire la connettività in tutta la Joint Force.

“Sappiamo che abbiamo bisogno di maggiore capacità di comunicazione satellitare e prevediamo un aumento significativo della domanda nei prossimi anni e durante i periodi di crisi o conflitto. La capacità aggiuntiva deriverà da investimenti nazionali in SATCOM organici come il sistema Wideband Global SATCOM e il sistema Mobile User Objective Satellite”, ha dichiarato.

L’aumento della larghezza di banda “deriverà anche da partnership commerciali, come stiamo facendo attraverso il Commercial SATCOM Office, e da partnership internazionali come quelle che abbiamo con la Norvegia e il Lussemburgo”, ha aggiunto.

Guetlein ha inoltre sottolineato come il piano dell’Agenzia per lo sviluppo spaziale per un Transport Layer di satelliti di trasmissione dati a bassa latenza e alta capacità in orbita terrestre bassa sia una capacità futura fondamentale. “È fondamentale per programmi come il Combined Joint All Domain Command and Control System, o CJADC2, che è un sistema di comando e controllo multidominio con condivisione di ordini, immagini e dati sia con i comandi congiungi della FFAA sia con gli alleti”, ha detto.

Gen. Michael Guetlein SPace Force

Altre capacità di “posizione, navigazione e temporizzazione resilienti”, compresi “metodi alternativi al GPS”, sono un’altra area operativa chiave in cui è necessario un afflusso di fondi, ha sottolineato Guetlein. Ha spiegato che la Space Force ha già avviato “studi e sforzi a basso livello su quello che chiamiamo GPS resiliente”, attraverso l’iniziativa “quick start” di Kendall. Con 100 milioni di dollari approvati dal Congresso nell’ambito del FY24 National Defense Authorization Act, l’iniziativa è stata progettata per accelerare le acquisizioni critiche aggirando i vincoli del macchinoso processo di budget.

A giugno la Space Force ha pubblicato una richiesta di offerta per l‘iniziativa Resilient GPS, volta a sviluppare piccoli satelliti per integrare gli attuali 31 satelliti del Global Positioning System in orbita, rivolta ai membri dello Space Enterprise Consortium (SpEC). I dettagli dell’RFP sono riservati ai membri del consorzio, ma una precedente richiesta di informazioni all’industria ha sottolineato che i nuovi satelliti prototipo dovrebbero anche essere in grado di integrarsi negli attuali sistemi di terra. Space News del 25 giugno ha riferito che il Comando dei sistemi spaziali prevede di selezionare fino a cinque progetti di R-GPS che includano la capacità di segnali per uso sia civile che militare, oltre al codice M resistente ai disturbi.

Ipotesi di Satellite Resilient GPS

Tuttavia, il servizio sta “aspettando il bilancio del ’25 per vedere come si evolverà la situazione”, ha detto Guetlein.

La Forza spaziale deve inoltre investire nell’espansione di “intelligence, sorveglianza e ricognizione, ha aggiunto. Il servizio ha già lanciato un nuovo programma di sviluppo satellitare con il National Reconnaissance Office per tracciare obiettivi in movimento a terra, e Guetlein ha sottolineato che sta studiando come tracciare obiettivi aerei dallo spazio – con l’obiettivo di portare entrambe le capacità sul campo all’inizio del 2030.

Proteggere e difendere

Esiste una quarta area in cui interverrà la Space Foce, cioè la difesa delle risorse strategiche USA dalle minacce provenienti e destinate allo spazio e create dagli avversari strategici degli USA. Si tratta di progetti per difendere le reti nazionali da minacce provenienti dai network ostili avversari, ma in questo campo le misure sono coperte dal più stretto riserbo.


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