Seguici su

Economia

Google dovrà aprire Android anche agli App store privati. Finisce il monopolio di Google

Un giudice di San Francisco obbliga Google ad aprire il proprio sistema operativo Android anche agli store di app diverse dallo store ufficiale di google. Una novità che rischia di far perdere un importante flusso di denaro al colosso californiano

Pubblicato

il

Lunedì un giudice statunitense ha ordinato a Google di aprire il suo sistema operativo per smartphone Android agli app store rivali, in una nuova battuta d’arresto legale per il gigante tecnologico.

L’ordine è il risultato della sconfitta di Google in una causa antitrust intentata dal produttore di Fortnite Epic Games, in cui una giuria californiana ha deciso che Google esercita un potere monopolistico illegale attraverso il suo negozio Android Play.

La giuria di San Francisco, a dicembre, ha impiegato solo poche ore per decidere contro Google, ritenendo che l’azienda avesse intrapreso diverse strategie illegali per mantenere il monopolio del suo app store sui telefoni Android.

L’ordinanza, che Google sta impugnando, fa seguito a un’analoga battuta d’arresto subita in agosto, quando un altro giudice ha stabilito che anche il motore di ricerca di Google, leader mondiale, era un monopolio illegale.

Google sta anche affrontando una causa antitrust in una terza causa federale in Virginia per il suo dominio sulla pubblicità online. Quest’ultima causa è forse quella con le potenziali ricadute economiche più pesanti e mostra come il colosso sia ormai sotto assedio.

In base all’ordine di Epic Games, per i prossimi tre anni a Google sarà vietato intraprendere diverse pratiche ritenute anticoncorrenziali dalla giuria nella causa storica.

Tali divieti includono la condivisione dei ricavi con i potenziali concorrenti e l’obbligo per gli sviluppatori di lanciare le applicazioni esclusivamente sul Play StoreQuindi ora chiunque potrà distribuire le applicazioni per Android senza passare obbligatoriamente attraverso lo Store di Google.

Il giudice ha anche ordinato la creazione di un comitato tecnico di tre persone per supervisionare l’implementazione delle modifiche e risolvere eventuali controversie. La decisione del giudice sarà operativa dal prossimo primo novembre.

I telefoni con sistema operativo Android rappresentano circa il 70% del mercato mondiale degli smartphone. Le aziende produttrici di smartphone possono installare gratuitamente l’applicazione Android a condizione che l’app store Play rimanga sulla home page e che altre offerte di Google siano preinstallate.

La giuria ha stabilito che Google ha lavorato illegalmente per assicurarsi che l’app store Google Play fosse l’unico canale di pagamento per app di terze parti come Fortnite e altri giochi.

Una fetta consistente dei ricavi degli app store proviene dai videogiochi ed Epic Games ha cercato a lungo di far sì che i pagamenti per i suoi giochi mobili, come Fortnite, avvenissero al di fuori degli app store di Google o Apple, che applicano commissioni fino al 30%. Queste sono giustificate dai controlli che Google afferma di effettuare.

Google ha anche sostenuto che l’accordo con i produttori di smartphone aiutava i dispositivi con sistema operativo Android a competere meglio con l’iPhone di Apple, ma il processo ha messo in luce che Google incassa decine di miliardi di dollari di entrate attraverso l’app store.

Per preservare il suo sportello unico per le app, Google ha pagato ai produttori di smartphone una parte delle sue entrate in cambio del fatto che il Play Store rimanesse il punto di accesso esclusivo.


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento