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GNL Russo Scontato: Novatek “svende” il gas liquefatto dell’Artico per aggirare le sanzioni
GNL Russo Scontato: La Novatek ‘svende’ il gas artico alla Cina (fino al 40% in meno) per bypassare l’isolamento delle sanzioni.

La russa Novatek, proprietaria e gestore di Arctic LNG e Arctic LNG 2, sta offrendo forti sconti agli acquirenti cinesi di materie prime energetiche per smaltire il proprio gas, secondo quanto riportato da Reuters, citando fonti anonime.
Secondo queste fonti, dall’agosto scorso la società russa ha ridotto i prezzi tra il 30% e il 40% per il gas prodotto nell’impianto Arctic LNG 2, che dovrebbe raggiungere una capacità massima di 19,8 milioni di tonnellate. Prima degli sconti, non era stato venduto alcun carico, hanno riferito le fonti.
Arctic LNG 2 ha iniziato a liquefare il gas alla fine del 2023, anno in cui l’amministrazione Biden ha imposto sanzioni all’impianto nel tentativo di esercitare pressioni sul settore energetico chiave della Russia. Anche l’Unione Europea ha sanzionato Novatek.
Le sanzioni hanno tagliato l’accesso dell’azienda russa ai finanziamenti occidentali e alle assicurazioni marittime, ma, come gli esportatori di petrolio, ha trovato delle alternative. Quindi, nonostante le sanzioni, le esportazioni di gas liquefatto dall’Arctic LNG 2 sono iniziate nell’agosto 2024 e sono continuate fino a novembre, prima che le condizioni meteorologiche e, secondo Bloomberg in ottobre, la mancanza di acquirenti, mettessero temporaneamente fine alle spedizioni.
Secondo Reuters, tuttavia, il primo carico venduto da Novatek dall’impianto Arctic LNG 2 è stato caricato solo quest’anno, ad agosto, dopo che la società ha iniziato a praticare sconti sul gas. Gli sconti hanno portato il prezzo dei carichi venduti finora tra i 28 e i 32 milioni di dollari, molto al di sotto del prezzo di mercato di 44 milioni di dollari e oltre.
Novatek spedisce il GNL in Cina attraverso la rotta marittima settentrionale, che riduce significativamente il tempo necessario per il viaggio dall’esportatore all’importatore. Lo svantaggio è che la rotta marittima settentrionale è utilizzabile solo per un periodo relativamente breve durante l’estate artica. Grazie alla disponibilità di questa rotta, tuttavia, Novatek ha continuato a spedire GNL in Cina, vantando una produzione record per il mese di agosto.

Dove si trova Artic LNG 2 la la rotta seguita dalle navi . In blu i tratti percorsi con le navi metaniere rompighiaccio
Domande e Risposte
Perché le sanzioni sono un problema così grande per l’esportazione di GNL russo?
Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea non colpiscono solo la Novatek, ma anche elementi cruciali della logistica e della finanza globale. Hanno tagliato l’accesso ai finanziamenti occidentali necessari per lo sviluppo di progetti mastodontici come Arctic LNG 2 e, soprattutto, hanno limitato l’accesso alle assicurazioni marittime e ai servizi di trasporto internazionali. Ciò costringe la Russia a cercare alternative costose e complesse, come una propria flotta di navi specializzate e un sistema assicurativo “ombra”.
In che modo la Rotta Marittima Settentrionale aiuta la Russia?
La Rotta Marittima Settentrionale (Northern Sea Route – NSR) è un corridoio marittimo che costeggia la Siberia, riducendo drasticamente la distanza tra i porti artici russi e l’Asia Orientale, inclusa la Cina, rispetto alla rotta tradizionale attraverso il Canale di Suez. Questo accorciamento dei tempi di viaggio (e quindi dei costi operativi) è un enorme vantaggio competitivo. Tuttavia, la NSR è transitabile solo durante i mesi estivi grazie ai rompighiaccio, il che la rende una soluzione stagionale e non un’alternativa per tutto l’anno.
Qual è l’impatto economico di questi sconti sul bilancio russo?
Vendere GNL con sconti del 30-40% riduce significativamente i ricavi per carico rispetto ai prezzi di mercato globali. Sebbene ciò permetta a Novatek di smaltire la produzione, mantenere gli impianti operativi e generare un flusso di cassa necessario, rappresenta una perdita potenziale di decine di milioni di dollari per carico. Sul lungo termine, questa erosione dei margini, unita alla necessità di investire in una logistica autosufficiente (navi, assicurazioni), rende l’export russo meno redditizio e più vulnerabile, anche se i volumi esportati rimangono elevati.







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