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Gli “Xiaokang”, lo strumento di espansione cinese dell’Himalaya indiano

Come risponderà l’India all’offensiva cinese fatta di villaggi a doppio uso militare e civile

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Il problema dell’India con la Cina si trascina ormai da tempo. Il nuovo governo indiano avrà il compito di arrestare la spirale negativa nei legami con la Cina, poiché Pechino ha già iniziato a potenziare i suoi “xiaokang” (villaggi) lungo i 3.500 chilometri di confine con l’India.

Gli esperti lo considerano uno strumento della “zona grigia” per affermare le proprie rivendicazioni sulle aree contese.

Questi villaggi hanno “infrastrutture militari e a doppio uso” e molti sono raggruppati lungo il settore orientale che confina con l’Arunachal Pradesh, uno Stato indiano che la Cina brama e che sostiene essere il “Tibet meridionale”.

Xiaokang

Una zona cuscinetto senza pattuglie è stata creata intorno al Punto di pattugliamento 14 nella Valle di Galwan tre settimane dopo il violento scontro in cui 20 soldati indiani e un numero imprecisato di truppe cinesi sono stati uccisi il 15 giugno 2020.

La Cina, tuttavia, ha recentemente completato la costruzione di una strada che collega il nord di Samzungling alla Valle di Galwan, fornendo al PLA un asse alternativo più corto di 15 km per costituire rapidamente le truppe nell’area.

La Cina ha anche cercato di compensare il suo svantaggio nel combattimento aereo ad alta quota schierando i suoi caccia J-20 e J-10 più vicino al confine.

Chengdu J 20

La costruzione di infrastrutture è indicativa degli sforzi della Cina “per utilizzare tattiche di zona grigia per far avanzare i propri interessi strategici e di sicurezza nelle aree contese, rimanendo al di sotto della soglia del conflitto armato”.

 

“Costruendo villaggi civili, la Cina può aumentare la popolazione delle aree di confine remote, aggiungendo legittimità alle sue rivendicazioni territoriali. Allo stesso tempo, si creano le infrastrutture necessarie per sostenere meglio le forze militari e di polizia che, a loro volta, contribuiscono a proteggere i civili locali dalle minacce percepite al di là del confine”, sostiene un’analisi del Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS).

L’analisi, condotta nell’ambito del China Power Project, chiarisce come questi villaggi siano situati a soli sette chilometri dalla Linea di controllo effettiva (LAC). Il villaggio di confine di Zhuangnan (庄南) ha visto negli ultimi anni una significativa aggiunta di infrastrutture militari o paramilitari.

In precedenza, le immagini satellitari mostravano un complesso murario con almeno undici edifici nel 2019. Nel 2020, alcuni edifici saranno demoliti per costruirne di nuovi. Nel 2022 sono apparse strutture simili a caserme, insieme a un grande edificio e a un radome o torre di comunicazione. Un’immagine del 31 dicembre 2023 mostra la costruzione di nuove infrastrutture per scopi di monitoraggio o supporto logistico.

A questo punto il nuovo governo che formerà il confermato Nerendra Modi. Nei mesi scorsi l’ India aveva mantenuto alto il livello di confronto con la Cina, sfruttandolo anche a scopo politico, non mancando al confronto, anzi rendendolo spesso sempre più aspro, e con gesti dimostrativi ritenuti provocatori da Pechino.

Ora il primo ministro indiano può scegliere se cercare una via di conciliazione con la Cina, o mantenere alta l’attenzione rispondendo all’espansionismo di Pechino con mosse adeguate.

 


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