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Gli USA vogliono veramente affondare la flotta russa nel Mar Nero?

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Poco dopo che Reuters ha pubblicato una notizia esclusiva secondo cui la Casa Bianca stava cercando di inviare missili anti-nave avanzati in Ucraina, un funzionario a Kiev ha affermato che gli Stati Uniti stanno preparando un piano per affondare la flotta russa del Mar Nero.

Il consigliere del ministero dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko ha twittato (e successivamente cancellato): “Gli Stati Uniti stanno preparando un piano per distruggere la flotta [russa] del Mar Nero. L’efficace lavoro degli ucraini sulle navi da guerra [russe] ha convinto [gli Stati Uniti] a prepararsi un piano per sbloccare i porti [ucraini]. Sono in discussione le consegne di potenti armi antinave“.

Gerashchenko ha citato il rapporto Reuters sullo sforzo di Washington di spedire missili Harpoon e Naval Strike Missilein Ucraina. I missili hanno una portata fino a 185 km per il Naval Stike, molto più moderno dell’Harpoon,  e sonoa rmi costose, ma efficaci. Il NSM, di progettazione norvegese, usa materiali compositi che gli forniscono anche una parziale capacità Stealth.

Tre funzionari della Casa Bianca hanno poi affermato che la misura non era decisa  ed era solo allo studio, anche per le difficoltà pratiche di inviare Harpoon (i NSM sono anche su strutture mobili) che avrebbe richiesto di smontare un lanciatore da una nave.

Rispondendo a una domanda di Newsweek, il Dipartimento di Stato non ha negato che stesse lavorando a un piano per eliminare la flotta russa e il Dipartimento della Difesa ha smentito nettamente le affermazioni avanzate dal funzionario ucraino sul trasferimento delle armi. “Posso dirvi definitivamente che non è vero”, ha detto ai giornalisti il ​​portavoce del Pentagono John Kirby giovedì pomeriggio. La smentita del Pentagono si applicava però solo all’affermazione del funzionario ucraino che gli Stati Uniti stavano aiutando ad affondare la flotta del Mar Nero e non si riferiva al proposto trasferimento di armi antinave. Quindi l’Ucraina potrebbe, in teoria, riceve le armi in questione.

Gerashchenko ha affermato che l’attacco aiuterebbe ad aprire i porti dell’Ucraina, un tema che, come sapete, è usato anche a scopo propagandistico contro la Russia, presentata come l’affamatrice del Terzo Mondo. La Russia attualmente controlla il Mar Nero e mantiene un blocco alle coste ucraine, ma, nello stesso tempo non può traferire altre navi dal Baltico, da Mediterraneo o dall’Estremo Oriente, perché la Turchia, applicando il trattato di Montreaux, ha chiuso gli stretti alle navi militari. L’ONU ha chiesto un allentamento delle restrizioni in mare per consentire alle esportazioni di cibo dall’Ucraina di contribuire ad alleviare la carenza alimentare globale.

Però sarebbe possibile distruggere la flotta russa del Mar Nero o, per lo meno, creare un corridoio sicuro per le navi commerciali per giungere a Odessa? Non sarebbe per nulla semplice: prima di tutto c’è da sminare e controllare un corridoio abbastanza ampio di mare da permettere il traffico commerciale sicuro. Quindi bisognerebbe evitare che le navi russe giungessero almeno fino  250- 300 km dalle coste ucraine, e quindi evitare che anche gli aeri con missili antinave giungessero in quell’area. Inoltre vi è il problema dei sottomarini da attacco russi, comunque presenti nel Mar Nero. Si tratta di una sfida simile a quella dell’imposizione della No Fly Zone. Gli USA vorranno giungere a tanto?

 


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