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Gli USA valutano di inviare le “Cluster bomb” all’Ucraina. Di cosa si tratta?

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Il governo degli Stati Uniti sta valutando attivamente se inviare all’Ucraina le controverse munizioni a grappolo, o “Cluster bomb”, per aiutare a combattere le forze russe di invasione,  come rivelato un alto funzionario militare statunitense.

La mossa arriva pochi mesi dopo che i funzionari ucraini hanno richiesto le armi per contrastare le ondate di carri armati di Mosca. Le Cluster Bomb, in cui l’ordigno principale è costituito da decine, se non centinaia, di submunizioni che si distribuiscono si un’ampia area, sarebbero l’arma perfetta per questo tipo di azione, essendo in grado di interdire il passaggio o l’accesso a grandi aree.

Inoltre questo tipo d’arma permette di ripulire i campi dalla presenza di mine, o, per lo meno, accelera le procedure di sminamento.

Il problema è nel loro uso: proprio per la loro capacità di diffondersi su larghe aree e di essere quindi difficilmente identificabili le rende particolarmente pericolose se utilizzate in aree in cui sono presenti anche civili. Ecco un  video che me mostra l’uso di diversi tipi a partire da quelle con maggior numero di sub-munizioni

Ora più vicini al “sì”

Secondo quanto riferito, l’amministrazione del Presidente Joe Biden non ha ancora preso una decisione definitiva in merito alla richiesta dell’Ucraina. Tuttavia, un altro alto funzionario statunitense ha dichiarato a Breaking Defense che la decisione è ora valutata più attentamente di prima. Pare che un cambiamento nella decisione potrebbe essere imminente e che Washington ritiene che l’Ucraina e la Russia abbiano usato munizioni simili durante il conflitto.

Interrogato sulla decisione, il presidente dello Stato Maggiore Mark Milley ha dichiarato: “Abbiamo pensato alle DPICM per molto tempo, gli ucraini le hanno chieste”.

“Altri Paesi europei ne hanno fornite alcune, i russi le stanno usando. Quindi sì, ovviamente c’è un processo decisionale in corso…”.

Polemiche sul loro uso

Le munizioni a grappolo dell’esercito statunitense sono progettate per distruggere più obiettivi militari su un’ampia area.

Può essere sparata da lanciatori HIMARS (High Mobility Artillery Rocket System) e da obici da 155 millimetri, entrambi operativi in Ucraina. Nel 2010 è stato imposto un divieto internazionale sulle munizioni a grappolo a causa dell’elevato rischio per i civili.

Gli Stati Uniti non hanno firmato la sanzione, ma il Congresso ha imposto restrizioni legali sulla capacità del Paese di trasferire munizioni a grappolo agli alleati.

Il Presidente o il Segretario di Stato possono annullare le restrizioni a condizione che venga rispettato un “elevato standard operativo”, quindi c’è da aspettarsi che l’uso venga condizionato ad una forma di controllo da parte degli USA: Sempre che vengano effettivamente concesse.

 


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