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GLI USA STANNO FINANZIANDO INDIRETTAMENTE ISIS E IRAN?

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Non parliamo di teorie dietrologiche o complottistiche, ma di dati veri che stanno sempre di più preoccupando il governo ufficiale USA, pubblicati dal wall Street Journal e riportati dal sito Business Insider.

Negli ultimi anni gli invii di dollari USA in banconote  dagli Stati Uniti all’Iraq è incrementato fortemente. Dal 3,6 miliardi inviati nel 2012 si è passati a 13,66 miliardi nel 2014. Questi scambi avvengono su richiesta delle banche centrali, che domandano alla FED di inviare le banconote necessarie per transazioni commerciali o turistiche. Nel caso specifico dell’Iraq queste banconote vengono inviate dagli USA a Baghdad e qui poi sono offerte, tramite un sistema di aste, alle banche ed alle istituzioni finanziare locali, che li comprano utilizzando dinari, la valuta locale. Queste banconote poi dovrebbero essere utilizzate dagli iracheni per transazioni interne ed internazionali.

Quindi questo comporta una progressiva dollarizzazione dell’economia irachena, ma nello stesso tempo comporta che una parte di questi dollari prendano vie traverse: da un lato verso le istituzioni finanziarie iraniane ancora sottoposte ad imbarco, dall’altro  verso l’ISIS, che li utilizzerebbe per le sue operaziondi di approvvigionamento. Ormai è noto che a Mosul i miliziani fondamentalisti abbiano trovato ben 100 milioni di dollari freschi freschi nella cassaforte della banca centrale.

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La FED ha quindi rallentato gli invii di dollari ed ha chiesto una migliore documentazione alla Banca centrale irachena che, sino ad ora, ha inviato una documentazione incomprensibile composta da confusi fogli excel. Del resto non sarebbe la prima volta  in cui le frodi valutarie hanno sostenuto un movimento rivoluzionario contrario al governo in carica: la rivoluzione dei viet minh contro i francesi fu in gran parte finanziata dai francesi stessi tramite le truffe sui “Traffici delle biade”, che permettevano ai ribelli vietnamiti di finanziarsi grazie al tasso favorevole del franco indocinese garantito dal governo di Parigi in patria. La situazione mediorientale è molto confusa e nulla è più facile che una parte di questi dollari tesaurizzati dagli iracheni finiscano nelle mani dei tagliagole.

 


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