Attualità
Gli USA mandano un sottomarino armato di missili nel Golfo Persico per intimorire l’Iran
Nel timore che le forze iraniane possano prendere di mira petroliere e navi commerciali straniere nell’area del Golfo Persico, la Marina statunitense ha inviato un sottomarino da attacco armato di missili Tomahawk nelle acque vicine al Medio Oriente, ha dichiarato sabato un portavoce del Pentagono.
Il sottomarino a propulsione nucleare, attualmente in rotta, ha la base a Kings Bay, in Georgia. Il portavoce della Quinta Flotta, Timothy Hawkins, ha dichiarato che il sottomarino è in grado di trasportare fino a 154 missili da crociera Tomahawk ed è schierato nella Quinta Flotta statunitense per contribuire a garantire la sicurezza e la stabilità marittima della regione.
È ancora raro che la Marina statunitense riveli pubblicamente la posizione o lo schieramento dei sottomarini, ovunque essi si trovino a livello globale. È probabile che il sottomarino possa pattugliare la vitale via d’acqua dello Stretto di Hormuz, frequentata dalle petroliere internazionali, che ha anche una forte presenza della Marina dell’IRGC, dato che in parte comprende le acque territoriali iraniane vicino alla costa.
L’Associated Press osserva che “la Marina degli Stati Uniti ha anche riferito di una serie di incontri tesi in mare con le forze iraniane che, a suo dire, sono state sconsideratamente aggressive”. Ma questo nuovo dispiegamento di sottomarini potrebbe anche essere parte di un irrigidimento degli Stati Uniti, dato che sia la Russia che la Cina hanno aumentato la loro presenza navale nel Golfo. Una risposta militare al tentativo russo cinese, per ora di grande successo, di esercitare un’influenza egemonica sul Medio Oriente.
Proprio il mese scorso, Russia, Cina e Iran hanno tenuto diversi giorni di esercitazioni congiunte nel Golfo di Oman, denominate “Security Belt 2023”. Inoltre, la settimana scorsa una nave da guerra russa ha attraccato in un porto dell’Arabia Saudita per la prima volta in un decennio.
Tutto questo avviene anche sullo sfondo della recente distensione e normalizzazione dei legami tra Arabia Saudita e Iran, siglata dalla Cina, che ha preso alla sprovvista la casa Bianca e che poi è stato seguito dalle trattative per il cessate il fuoco in Yemen. Un altro successo della diplomaziona che ha messo in secondo o terzo piano gli USA.
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