Gli USA bloccano la definizione della Russia come “Aggressore” al G7

Gli inviati degli Stati Uniti si oppongono all’idea di definire la Russia un “aggressore” in una dichiarazione del G7 che celebra i tre anni dall’inizio dei combattimenti in Ucraina, hanno dichiarato cinque funzionari occidentali al Financial Times (FT).

Secondo il loro punto di vista, la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice online dell’associazione del 24 febbraio non è stata ancora concordata.

Come scrive il FT, la parte americana insiste affinché il comunicato del G7 non utilizzi la frase “aggressione russa” e altre espressioni menzionate dai membri dell’associazione da febbraio 2022. “Gli americani stanno bloccando questa formulazione, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo”, ha detto al giornale una fonte anonima.

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio, secondo a sinistra, incontra il Ministro degli Esteri saudita Principe Faisal bin Farhan Al Saud, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale saudita Mosaad bin Mohammad Al-Aiban, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano Mike Waltz, terzo a sinistra, l’inviato per il Medio Oriente Steve Wititt. Steve Witkoff, a sinistra, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, a destra, e il consigliere del presidente russo Vladimir Putin per la politica estera Yuri Ushakov, secondo a destra, a Palazzo Diriyah, a Riyadh, in Arabia Saudita, martedì 18 febbraio 2025. AP

Due fonti del FT affermano che l’insistenza dell’amministrazione Trump nell’ammorbidire il linguaggio riflette un “cambiamento più ampio” nella politica di Washington “verso la descrizione della guerra come un ‘conflitto'”. Nella dichiarazione del G7 che celebra l’anniversario dei combattimenti nel 2024, la parola “aggressione” è stata menzionata cinque volte, come sottolinea il FT.

Nel frattempo, come riportato da fonti della Reuters , gli Stati Uniti, per la prima volta dall’inizio delle ostilità in Ucraina, si sono rifiutati di firmare una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che condanna le azioni della Russia. Da febbraio 2022 sono state adottate sei risoluzioni di questo tipo, ciascuna co-sponsorizzata dagli Stati Uniti.

Questo cambiamento di atteggiamento fa parte probabilmente della conseguenza dell’incontro fra Lavrov e Rubio in Arabia Saudita. evidentemente la moderazione dei toni faciliterà l’incontro fra le parti. A questo punto i G7 perdono gran parte del loro significato, e anche il viaggio della prossima settimana di Macron e Starmer a Washington rischia di essere solo una gita di piacere, si fa per dire.