Gli USA abbattono drone iraniano nei pressi di un giacimento di gas occupato in Siria

Il Pentagono ha rivelato che martedì le forze statunitensi hanno sparato e abbattuto un presunto drone “di fabbricazione iraniana” che minacciava una base in Siria dove sono di stanza le truppe statunitensi. La base si trova nel nord-est della Siria e il drone volava verso il Mission Support Site Conoco, che prende il nome dall’enorme giacimento di gas che le forze sostenute dagli Stati Uniti hanno occupato per anni nella provincia di Deir Ezzor.

On February 14th, at approximately 2:30 PM local time, US forces in Syria engaged and shot down an Iranian-manufactured UAV attempting to conduct reconnaissance of Mission Support Site Conoco, a patrol base in northeast Syria. pic.twitter.com/3GSf8odK3w

— U.S. Central Command (@CENTCOM) February 15, 2023

Il Comando centrale degli Stati Uniti ha dichiarato che il drone è stato abbattuto a metà pomeriggio di martedì, in seguito a diversi recenti attacchi alle postazioni statunitensi nella regione e anche a una serie di attacchi alla base di confine tra Siria e Iraq di al-Tanf.

Uno dei più gravi incidenti recenti al giacimento di gas di Conoco ha riguardato una scaramuccia di agosto in cui gli Stati Uniti hanno contrattaccato contro quelli che si riteneva fossero combattenti sostenuti dall’Iran. Il Pentagono ha dichiarato di aver eliminato quattro militanti nemici e di aver distrutto dei lanciarazzi.

Non è chiaro se gli attacchi provengano effettivamente da “milizie iraniane” o da milizie nazionaliste siriane, o forse da entrambe, data la stretta alleanza e cooperazione tra agenti iraniani e forze siriane.

In quest’ultimo caso, il CENTCOM ha compiuto il raro passo di pubblicare le fotografie di quello che sembra un grosso drone che sorvola le posizioni statunitensi e che va in fiamme dopo essere stato attaccato dalle forze americane. Questo nuovo incidente di abbattimento di un drone arriva dopo un terremoto mortale di magnitudo 7,8 che ha scosso l’intera regione, uccidendo decine di migliaia di persone e lasciando intere città e villaggi in macerie.